
GROSSETO – «L’esposto alla magistratura presentato da PCI e Lega e la polemica scaturita in questi giorni sul crollo di un pezzo di mura cittadine in via dei Chiassarelli è strumentale e fuorviante. E’ una politica triste quella che porta a fare esposti in procura, il dibattito politico lo si fa all’interno delle sedi deputate non certo nelle aule delle procure. L’amministrazione comunale e il Sindaco, consapevoli della precarietà del tratto di mura, non sono stati con le mani in mano, hanno lavorato fin da subito per risolvere il problema prima con l’installazione di un sistema di sostegno (puntelli), poi mettendo in campo tutte le operazioni necessarie per procedere, come la soprintendenza indicava, allo smontaggio completo di tutta la parte interessata da cedimento e programmando le ulteriori indagini geologiche indispensabili alla progettazione futura del ripristino». Si legge così nella nota del capogruppo di Massa Avanti Insieme Lorenzo Balestri.
«Il Sindaco Giuntini è stato molto chiaro nello spiegare i motivi di ritardo nello smontaggio delle mura, ma evidentemente non lo è stato per la minoranza che tutt’oggi fa speculazione sull’accaduto. Una prima ditta si era resa disponibile ad effettuare i lavori di smontaggio ma poi, tra novembre e dicembre 2021, prima che si perfezionasse la fase di contrattualizzazione si era ritirata dicendosi non più disposta ad effettuare l’intervento in oggetto. In più di conseguenza al ritiro della disponibilità a fare il lavoro, la ditta ha fatto un esposto alla soprintendenza denunciando l’operato del comune. Tutto ciò ha comportato un ritardo nelle operazioni di smontaggio».
«L’Amministrazione comunale, secondo i tempi tecnici che occorrono, è andata nuovamente a bando nel quale si è aggiudicato i lavori dello smontaggio una seconda ditta, la stessa che ha messo in sicurezza tutta l’area dopo il crollo. Il capogruppo della lega nord Daniele Brogi aveva tutto il diritto da consigliere, se voleva approfondire la questione, di richiedere la convocazione della commissione competente e sollecitare un’indagine conoscitiva ai sensi dell’art. 16 del regolamento comunale o, addirittura, reclamare, come previsto dall’articolo 17 una commissione ad hoc. Perché prima di ricorrere alla magistratura non ha utilizzato gli strumenti messi a disposizione dallo statuto e dai regolamenti comunali?».
«Forse perché si fa prima a fare un esposto che stare a studiare e capire le carte? O forse perché in consiglio comunale non ha l’appoggio e la consulenza del PCI? Lega e PCI due partiti politici diametralmente opposti, con visioni e principi completamente diversi, a Massa Marittima riescono a stare insieme per fare una opposizione sterile e priva di contenuti e di visione per il miglioramento della nostra cittadina. Non ricordo in questi 4 anni di legislatura una volta che in consiglio comunale sia pervenuta una proposta seria e concreta da tali forze politiche».
«Ringrazio il Partito Democratico di Massa Marittima per essere intervenuto in maniera puntuale sull’argomento e bene hanno fatto la Giunta e il Sindaco a non entrare più sulla questione. Adesso ci sono delle indagini in corso, siamo fiduciosi nelle autorità competenti e nel serio ed attento lavoro dei nostri uffici comunali».