Scarlino

Opposizione: «Rimosse le panchine della discordia. Il sindaco ha fatto una gaffe berlusconiana»

panchine Sedute piazza Garibaldi 2022

SCARLINO – «Tanto tuonò che piovve, finalmente siamo arrivati al triste epilogo della vicenda degli arredi di piazza Garibaldi, o almeno ci auguriamo che sia così» a dirlo i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino Insieme. «Sì perché nella giornata di ieri (lunedì 24 Ottobre) finalmente sono state rimosse le ingiustificabili panchine fortemente volute dall’Amministrazione leghista che guida il nostro Comune; un comune senza pace, dal blocco del Piano operativo alla telenovela delle Bandite ancora in corso, dai mancati parcheggi lungo la costa al ristoro di Cala Violina fino alle vicissitudini degli arredi urbani del centro storico, diventate famose a livello nazionale».

«Il loro posizionamento ha creato subito sdegno negli scarlinesi ma questa Amministrazione,  permalosa e poco incline ad accettare critiche, ha preferito andare avanti senza confrontarsi ed ascoltare la voce dei cittadini, con a capo un sindaco che giurava ai suoi di incatenarsi al monumento di Garibaldi e il silenzio assordante dell’assessore al “decoro urbano” (se così vogliamo chiamarlo)».

«A nulla sono valse le richieste di rivedere le proprie scelte fatte dall’opposizione, né il giudizio di esponenti ben più preparati sull’argomento, come il critico d’arte Vittorio Sgarbi che con il suo hashtag #italiasfregiata e il titolo “salviamo Scarlino dall’orrore inutile” ha cercato di convincere il sindaco Francesca Travison ad aprire gli occhi di fronte ai suoi errori, mentre il solito sindaco pensava soltanto ad inveire contro i sindaci del passato, durante un periodo in cui i suoi consensi calavano sensibilmente» prosegue l’opposizione.

«Cara Francesca, i sindaci del passato saranno smemorati ma non hanno mai fatto fare a Scarlino queste gaffe berlusconiane e i loro uffici tecnici non sono mai inciampati così grossolanamente da ricevere ben due comunicazioni urgenti dalla Soprintendenza che intimano al Comune di rivedere il posizionamento dei sedili in piazza Garibaldi, davanti al Palazzo comunale già Palazzo Pretorio e nel piazzale della Stella».

«E’ inutile volersi nascondere dietro ad un dito, il 30 Settembre sono scaduti i termini dettati dalla Soprintendenza e non avete voluto provvedere a quanto richiesto, esponendo l’Ente a possibili penali. Inutile, poi, l’operazione di disinformazione che state portando avanti; le panchine sono state rimosse perché come opposizione, sollecitati dai cittadini, abbiamo dovuto presentare un’interrogazione dove vi venivano chiesti lumi e si faceva notare, oltretutto, che le panchine erano rotte, crepate sotto il peso dell’arroganza di chi non vuole ascoltare».

«L’impressione che tutti stanno avendo è che passato un po’ di tempo il fatto verrà dimenticato e nessuno si ricorderà della brutta figura fatta e soprattutto degli oltre € 15.000 spesi per l’acquisto degli arredi (tra l’altro alcuni giacciono ancora nel cantiere comunale). Noi, invece, siamo preoccupati per l’iter seguito fin qui, che comunque si risolva vedrà l’esborso di denaro pubblico ulteriore per “rimpeciottare” quanto accaduto e comprare nuovi arredi più consoni per la piazza, cosa che sicuramente non farà piacere alla Corte dei Conti» continua la nota.

«Chiediamo quindi, un’assemblea pubblica nella quale il Comune inviti la Soprintendenza e  coinvolgendo la cittadinanza in un percorso che finalmente illustri come stanno le cose veramente e faccia uno sforzo di ascoltare al fine di trovare una soluzione condivisa, per uscire finalmente da questo vicolo cieco».

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