SCANSANO – In questi anni il Comune di Scansano è stato scelto da tante persone arrivate da più o meno lontano per
fondare qui un nuovo progetto di vita: sono ben 53 le nazionalità di provenienza.
“Lingue, usi, costumi e culture differenti che – sottolinea la sindaca Maria Bice Ginesi – nella conoscenza e nello scambio reciproci si dimostreranno meno estranei di quanto qualcuno possa pensare, come dimostrano i bambini che crescono, studiano e giocano assieme senza farvi caso. E’ sicuramente un arricchimento per tutti noi”.
Per questo l’Amministrazione comunale ha deciso di dar vita ad una Consulta con i rappresentanti di tutte queste realtà: un organismo di scambio, segnalazione e risoluzione di problemi; un organismo che abbia il doppio scopo di fornire all’amministrazione interlocutori rappresentativi delle varie realtà e ai delegati di farsi portavoce di ogni esigenza: per accelerare ed agevolare il processo di conoscenza ed integrazione, per diffondere la conoscenza di diritti e doveri alla base di ogni convivenza civile.
L’amministrazione invita quindi le comunità presenti sul territorio a riunirsi per indicare uomini e donne che possano far parte della consulta: due rappresentanti per gruppo (un effettivo e un supplente), da nominare entro il 30 ottobre. I nomi andranno comunicati all’ufficio del protocollo del Comune (email: [email protected] – Telefono 0564 509411) perché possa essere organizzato un primo incontro con il Sindaco e la Giunta.
“Quello dei nuovi cittadini – spiega Maria Bice Ginesi – è per noi un tema importantissimo: Scansano è vivo e vitale grazie a chi negli ultimi anni, quando il paese si spopolava, ha scelto di vivere con noi. In queste settimane abbiamo riattivato lo Sportello Immigrati, a inizio anno si è tenuto un bellissimo corso di italiano per le donne extracomunitarie. Ora puntiamo sulla Consulta per accelerare il processo di integrazione e crescita reciproca. Conoscersi e vivere bene assieme è interesse di ciascuno di noi. Prima di tutto di chi è nato e cresciuto a Scansano, vuole bene al suo paese e non vuol vederlo deperire. Integrare vuol dire anche far conoscere e salvaguardare le nostre tradizioni affinché non si perdano”.