Gavorrano

Sentenza del tribunale: Comune condannato a pagare 1 milione e 300mila euro

Pozzo Inferno Gav

GAVORRANO – Dopo 20 anni di contenzioso legale, arriva la decisione definitiva: il Comune di Gavorrano deve pagare 1 milione e 300mila euro alla società Alpe Tosca.

È questo in sostanza l’epilogo di una storia che dura da oltre due decenni e riguarda l’esproprio dell’area del pozzo detto “Inferno” (in foto), situato nei pressi della strada della Menga in zona Rigoloccio, dove, a causa dell’emergenza idrica, il Comune, in collaborazione con l’Acquedotto del Fiora, ha realizzato un potabilizzatore. Si tratta di un impianto idrico che generalmente viene utilizzato da giugno a settembre e fornisce la zona di Bagno di Gavorrano e una parte di Filare.

Il contenzioso va avanti dal 2001 con l’acquisizione “forzata” del pozzo da parte del Comune. Dopo una lunga battaglia legale l’Alpe Tosca, che ha contestato la legittimità dell’intervento pubblico, si è rivolto al tribunale regionale delle acque pubbliche di Firenze che in ultima istanza ha dato ragione alla società, condannando in via definitiva il Comune di Gavorrano al pagamento di 1 milione e 300mila euro.

«È davvero una tegola che cade sull’amministrazione comunale – commenta il sindaco Andrea Biondi -. La sentenza è stata notificata dieci giorni fa e con il nostro studio legale Graci di Firenze ci stiamo organizzando per fare ricorso e chiedere la sospensiva del pagamento. Il nostro obiettivo è fare appello al tribunale delle acque pubbliche nazionale, ma nel frattempo dobbiamo fare i conti con il presente e questo significa che questa somma va considerata nel bilancio comunale, anche perché il futuro percorso giudiziario è difficilmente prevedibile».

Il primo cittadino non ci gira tanto intorno: «Questa è una “palla al piede” che ora dobbiamo portare avanti per anni. Insomma, dobbiamo tenere botta, ma questo avrà delle conseguenze immediate sulle casse del Comune».

Andrea Biondi

Cosa succede ora? «L’ente ora deve dimostrare che può assolvere al debito – spiega Stefania Ulivieri, assessore al bilancio -. Il nostro bilancio non può andare in disequilibrio. Il primo passo sarà di rettificare il bilancio consuntivo del 2021 facendo un accantonamento di 700mila euro, quindi di circa metà dell’importo. Il resto sarà spalmato sui bilanci del 2022, 2023 e 2024, come previsto dalla Corte dei conti. Parliamo di 200mila euro annui».

«Spalmando il debito – conclude il sindaco – evitiamo di andare in squilibrio di bilancio e riusciamo a evitare una disgrazia. Diciamo che questa è una situazione che la nostra giunta ha subito e non potevamo farci niente, ma devo dire anche che grazie al nostro bilancio saldo possiamo in qualche modo affrontare la situazione, anche se di certo è una brutta situazione. Siamo fiduciosi di poter ottenere la sospensione del pagamento, ma al momento ci troviamo con la sentenza definitiva».

leggi anche
Andrea Maule
Politica
Maule: «Le casse del Comune sono vuote. Rischio dissesto per Gavorrano»
Bandiera Partito democratico Pd
Gavorrano
Sentenza Alpe Tosca, Pd: «Amministrazione virtuosa, scongiurato l’aumento delle tasse»
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI