
GROSSETO – «Le sfide sono abituato a vincerle». Inizia così la campagna elettorale di Stefano Scamarelli, candidato nel collegio uninominale della Camera dei deputati per il Terzo Polo, la nuova formazione politica, nata dall’unione di Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.
Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale, uomo di riferimento in Toscana per Italia Viva, è fiducioso. «lo mi candido per vincere il collegio; quando ci metto la faccia in una partita io la gioco dal primo all’ultimo minuto e spesso le vinco proprio negli ultimi minuti».
«Mi candido come alternativa agli estremi, ai “due Rossi” (Enrico Rossi, centrosinistra e Fabrizio Rossi, centrodestra, ndr), che rappresentano estrema destra e estrema sinistra. Candidati che lasciano in mezzo uno spazio infinito. Noi possimao davvero raggiungere il 30% o 35% dei voti e vincere il collegio».
«Noi siamo l’uninca novità nell’offerta politica attuale, e anche se in questo momento i sondaggi non ci premiano, sono convinto che possiamo fare risultati che già abbiamo visto; nel mio comune dove mi sono candidato insieme agli amici di Azione, ho raggiunto il 28%».
«Questa è una sfida che mi appassiona, destra e sinistra non sono in grado di dare risposte. Pensate a Enrico Rossi che ha governato per venti anni e non è riuscito a fare niente o quasi per questo territorio: l’esempio è la Tirrenica o la Due Mari. Stessa cosa per il candidato di Fratelli d’Italia».