ISOLA DEL GIGLIO – In questi giorni, nel nostro Comune stanno arrivando bollette per il pagamento dei consumi elettrici che, nel caso di molte attività commerciali, sono più che triplicate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, provocando ovviamente evidenti reazioni di malcontento da parte dell’utenza che è costretta ad affrontare ingenti spese, inaspettate, che stravolgono il proprio piano economica e finanziario di un’intera stagione”, scrivono, in una nota, i consiglieri di minoranza Guido Cossu e Armando Schiaffino.
“Gli aumenti del costo del gasolio – proseguono – non giustificherebbero tali incrementi di fatturazione e, a livello nazionale, si denunciano da più parti ingiustificati profitti degli enti gestori del servizio elettrico. Dal nostro punto di vista locale, riteniamo doveroso riportare all’attenzione di tutti che da oltre sette anni esiste un accordo sottoscritto fra il Comune di Isola del Giglio e la società Terna per la realizzazione di un cavo sottomarino e la costruzione di una nuova centrale elettrica in località Allume e contestuale dismissione della vecchia centrale a gasolio del Campese. Nell’isola di Capri ciò è già stato realizzato, con effetti benefici immediati anche sulle bollette”.
“Al Giglio l’Amministrazione comunale, e più specificatamente l’organo di governo dell’isola, cioè la Giunta, nonostante le sollecitazioni da parte della minoranza consiliare, ripetutesi fino all’ultima seduta di Consiglio del 4 agosto scorso, nulla ha fatto (dal 2015) e nulla fa, sotto l’aspetto urbanistico, per rendere fattibile l’accordo con la realizzazione delle opere a terra. In considerazione del vuoto assoluto che ormai da anni si nasconde dietro altisonanti ma inconcludenti annunci mediatici in tema di efficienza energetica e di energie alternative, risulta ormai sempre più evidente come l’Amministrazione comunale non sia esente da pesanti responsabilità sul fatto che le bollette, che continuano ad arrivare, costituiscano una vera e propria stangata per la popolazione in generale e per gli operatori turistici, in una stagione già problematica per molti altri aspetti”.
“Preme inoltre sottolineare, per l’ennesima volta, che il problema della produzione dell’energia elettrica, nel caso dell’Isola del Giglio, è strettamente connesso alla dissalazione e, quindi, all’autonomia idrica. Uno degli estensori della presente nota invitò vari anni fa il sindaco a farsi carico del problema, e questi rispose, con una nota del 17 settembre 2017, riportando le seguenti rassicurazioni avute dal direttore dell’Acquedotto del Fiora: «…. per quanto riguarda l’energia elettrica attivata per il funzionamento del dissalatore, l’Acquedotto del Fiora è consapevole dell’impegno economico necessario (con le tariffe dell’epoca) e a questo proposito ha aderito ad un progetto generale, assieme al Comune e altri Enti e Società, per la ricerca di fonti energetiche alternative». Chiudendo poi con la frase «Con ciò ritengo conclusa la questione»”.