Dalla regione

Rigassificatore Piombino, Giani: «Firmerò solo se avrò doppia Via. Vi do la mia parola»

Eugenio Giani (foto nostra)
Eugenio Giani

FIRENZE – “Il rigassificatore è un argomento che si riconnette a quella che è la scelta strategica, storica, fondamentale per gli interessi del paese, per trovare fondi di autosufficienza e garantire l’indipendenza dal gas della Russia”. Così ha esordito il presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, presentando in aula di palazzo del Pegaso una comunicazione sull’ipotesi di posizionare un rigassificatore nel porto di Piombino e quindi sulla situazione relativa alla infrastrutturazione, alle bonifiche ed alla reindustrializzazione dell’area siderurgica.

Come specificato da Giani, “è stato il Governo a scegliere i due siti in Italia: Piombino e Ravenna, e per quanto riguarda il nostro territorio”, sarà il presidente della Toscana, in qualità di commissario a rilasciare l’autorizzazione per la sua realizzazione nel porto di Piombino (Livorno) con una procedura agevolata da rilasciare entro 120 giorni dalla data di ricezione dell’istanza e senza procedure di valutazione ambientale.

È quanto viene spiegato nella comunicazione della Giunta toscana, sul progetto di rigassificatore, all’interno di un molo chiamato ad ospitare una nave di 292,5 metri, “in un polo siderurgico che vive una situazione di stasi”.

“E se il Governo ha deciso sulla base di valutazioni oggettive, è comprensibile la protesta e la preoccupazione di Piombino -, ha chiosato Giani, cui compete -, in qualità di commissario, il rilascio dell’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto”.

In via ordinaria il procedimento autorizzativo ha durata prevista di 200 giorni ma il decreto legge del Governo, tenuto conto della urgenza e strategicità dell’opera, accorcia i tempi, prevedendo che l’autorizzazione sia rilasciata dal commissario, entro 120 giorni dalla data di ricezione dell’istanza.

La comunicazione annuncia anche la firma di un’ordinanza per “istituzionalizzare la struttura di staff di cui il sottoscritto si avvarrà e il cui coordinamento sarà attributo al direttore generale della Giunta, Paolo Pantuliano”, cui Giani ha invitato anche un pool del Consiglio regionale, “vero fulcro tra le esigenze nazionali e le garanzie sul piano locale”.

Ad oggi, come specificato nel documento, “non è stata ancora presentata l’istanza, ma tutto lascia presupporre che Snam lo farà nei prossimi giorni” e il progetto di massima prevede “l’ormeggio presso la banchina est della darsena nord del porto di Piombino di una nave di poco meno di 300 metri di lunghezza e capacità di volume stoccato attorno ai 170mila metri cubi. Il metano gassificato verrà trasferito via condotta sino al punto di ingresso della rete nazionale gasdotti posto a circa otto chilometri”.

Giani, inoltre, ha annunciato che venerdì primo luglio sarà presente alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Piombino per discutere del tema. Non solo, ma in qualità di garante dei cittadini, sul rigassificatore, il governatore è stato chiaro: “Come commissario mi sento garante dei cittadini, quindi finché io non ho assicurato le condizioni di sicurezza, di impatto ambientale e di rispetto della salute della popolazione nella città e nel porto di Piombino non firmo niente”. “È indubbio – ha spiegato – che i cittadini si devono sentire garantiti; possono esserci tutte le normative che si vuole, ma l’obiettivo deve essere sempre uno: la salute e la sicurezza dei cittadini”.

Giani ha infine spiegato di aver fatto “un memorandum in 10 punti che prevede una serie di adempimenti” su cui chiede “disponibilità” e “concretezza” da parte del Governo. Da un lato avremo quindi l’avvio dell’iter da parte di Snam, che coinvolgerà ben trenta soggetti, dall’altro ci sarà il lavoro di Giani sul decalogo: completamento del porto, bonifica delle falde, bonifica delle aree del demanio marittimo, fonti rinnovabili, idrogeno valley, lotto della 398, sconti su bollette per cittadini e imprese, rilancio del polo siderurgico, sostegno a chi svolge attività di itticoltura.

Tutti argomenti che Giani si è detto pronto a discutere e valutare insieme, ma su un punto è stato davvero categorico: “ho letto sulla stampa che il rigassificatore salterà la procedura di Via, ebbene, io vi assicuro che pretenderò doppia valutazione di impatto ambientale. Vi do davvero la mia parola: firmerò solo se avrò doppia Via e garanzie di sicurezza ambientale per la popolazione”.

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