Rigassificatore

Rigassificatore, Fratelli d’Italia: «Giani e Pd regionale sconnessi dalla realtà locale»

Rossi, Baietti e Ottaviani: «Anche il Pd locale si ribella alle scelte prese dall’alto con l’avallo della Regione. Un esempio: il governatore Giani nominato commissario al rigassificatore»

Fratelli d'Italia bandiera 2019

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FOLLONICA - “Anche adesso, con la scelta ricaduta da parte di Governo e Regione Toscana su Piombino, di piazzare in porto una enorme e pachidermica nave-rigassificatore, la storia si ripete”, affermano Fabrizio Rossi, coordinatore regionale FdI Toscana, Agostino Ottaviani, presidente del circolo Fratelli d’Italia Follonica e Danilo Baietti, capogruppo di FdI comune Follonica.

“Un Pd regionale che accetta le scelte governative senza battere ciglio - commenta il coordinatore regionale, Fabrizio Rossi -. Il governatore Giani che viene nominato commissario al rigassificatore. Quest’ultima una nave lunga circa 300 metri e larga 40 che stazionerà per circa tre anni, accanto a una panchina dentro il porto di Piombino e un Pd regionale sconnesso da quello che succede nella realtà locale”.

“Tutti sono contro - tuonano Agostino Ottaviani, presidente FdI Follonica e Danilo Baietti consigliere comunale -. A partire da cittadini, dal sindaco piombinese Ferrari che si ritrova, senza essere prima stato interpellato, un mostro in casa. Ma anche tutti i sindaci del comprensorio storcono il naso e sono contrari. Anche quelli del Pd, come ad esempio il follonichese Benini. I motivi di questa protesta non sono solo politici, ma soprattutto logici e razionali”.

“E’ il classico corto circuito di sinistra regionale - afferma Fabrizio Rossi -, che ormai non vive più il territorio, e che non ha coraggio di imporsi, appoggiando senza indugi chi impone progetti calati dall'alto e probabilmente dannosi per il territorio, in barba a chi vive e produce in quel territorio”.

“Piombino, ma anche tutto il Golfo di Follonica - dicono Rossi, Ottaviani e Baietti - non possono permettersi una nave-rigassificatore lunga 300 metri che scarica in mare sostanze delle quali non sappiamo se saranno nocive per il contesto marino circostante. Sicuramente, questo porterà a un impatto negativo non solo sull’economia, specialmente quella ittica di tutto il comprensorio, ma anche sul turismo, alle tante imprese che vi operano, in quanto una nave-rigassificatore come quella che arriverà nel porto di Piombino bloccherà lo sviluppo economico di un’intera comunità. Senza contare l’impatto negativo che avrà sui cittadini che vivono in quei territori. Famiglie già costrette a subire anche quell’inquinamento ambientale che provoca a pochi chilometri di distanza da Piombino, gli insediamenti della vicina Piana di Scarlino”.

“E’ tutta una comunità si sta opponendo a questa scelta calata dall’alto - concludono Fabrizio Rossi, Agostino Ottaviani e Danilo Baietti -. Piombino, con il suo sindaco Francesco Ferrari che con tanta fatica pian, piano aveva riportato il porto piombinese ad essere attrattivo, sia per il turismo e l’itticoltura, ma anche per la cantieristica navale, adesso si ritroverà, almeno per i prossimi tre anni, vanificato questo importante sforzo e traguardo raggiunto per il bene dei piombinesi”.

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