Rigassificatore

Rigassificatore a Piombino, Pd: «La città di Follonica deve essere coinvolta»

Bandiera Partito democratico Pd

FOLLONICA – «Il Governo ha nominato pochi giorni fa i due commissari per i rigassificatori; sono Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, e Giani, presidente della regione Toscana». A intervenire sul rigassificatore a Piombino è il Partito democratico di Follonica.

«Questa nomina – affermano – ha reso conto evidente la scelta del governo sulla localizzazione dei rigassificatori, ovvero Ravenna e Piombino. Non possiamo non guardare con preoccupazione a questa scelta che sembra non tenere conto dell’ambiente del Golfo di Follonica (santuario Pelagos per i cetacei), nè della complessità territoriale e produttiva che insiste sul Golfo. Nel nostro Golfo, infatti, abbiamo il più grande insediamento di acquacoltura italiano, i cui prodotti si inseriscono nella filiera agroalimentare di qualità».

«Siamo assolutamente consapevoli dell’emergenza energetica che stiamo vivendo e di quanto sia strategico accompagnare l’Italia verso una parziale indipendenza dal gas russo; certo è che è deludente posizione del Ministro Cingolani che, anziché lavorare ad un piano di rilancio che punti sulle rinnovabili e sulle nuove tecnologie, propone di sostituire il gas russo con gas di altra provenienza (senza curarsi ad esempio dell’eticità della provenienza) e col carbone. Per il Governo la risposta all’emergenza sembra contemplare la sola sostituzione di una dipendenza con un’altra con scarsissima lungimiranza. Fatto ancor più grave è il modo con il quale si è arrivati a queste scelte. Come è stata individuata Piombino? Sulla base di quali evidenze? Sicuramente senza alcun confronto con le istituzioni e cittadini di questo territorio, quasi come se si desse per “già compromesso” questo territorio, e quindi pronto a subire l’ennesimo schiaffo. Mortificante è il teatrino politico per il quale il Governo approva i decreti legati ai rigassificatori e contemporaneamente alcuni membri dello stesso governo criticano le scelte fatte, mentre il “cerino” rimane in mano alle Istituzioni locali, dalla Regione ai comuni».

«Infatti, ad oggi, non si conoscono i dettagli del progetto che sembrerebbe possa portare Piombino ad ospitare per almeno due anni una nave rigassificatrice nel proprio porto. Bene ha fatto il presidente Giani a sottolineare la propria contrarietà ad una piattaforma definitiva nel Golfo, ma occorre essere ancora più netti sui temi della tutela ambientale».

«Ci sono due aspetti da coniugare tutela ambientale e tutela occupazionale; nel golfo di Follonica è presente uno dei più grandi impianti di acqua cultura Italiani oltre agli Allevamenti di Cozze e la Piccola Pesca che in totale contano più di 400 operatori, un tessuto che merita di essere valorizzato e preservato soprattutto per la strategicità alimentare che racchiude per tutto il nostro paese andando a rappresentare circa il 60% della produzione nazionale del settore dell’itticultura, per questo il processo di rigassificazione deve essere condiviso con i territori affinché non produca impatti su questo tessuto di pregio che il nostro golfo offre».

«Infatti i rigassificatori, come da decreto, godono di una procedura estremamente semplificata per ottenere le autorizzazioni; questo elimina la necessità della valutazione di impatto ambientale, limitando fortemente le tutele. Per queste ragioni su scala nazionale sarebbe auspicabile parlare di una rigassificazione a ciclo chiuso dove le acque di raffreddamento non vengono rilasciate in mare e dobbiamo pretendere da parte del Governo investimenti sulle migliori tecnologie come appunto gli impianti a ciclo chiuso che non andrebbero a rilasciare acque di raffreddamento nell’ecosistema marino».

«Se è mancato il confronto preventivo, occorre, invece, adesso con estrema urgenza recuperare un rapporto diretto con i cittadini per tramite delle istituzioni locali. Le nostre comunità meritano di essere ascoltate e coinvolte, non semplicemente informate a posteriori. Per questo chiediamo che venga convocato un consiglio comunale aperto sul progetto snam alla presenza dei tecnici, dei consiglieri regionali, dei parlamentari e degli assessori regionali del territorio. Il Partito Democratico farà la sua parte, promuovendo un’assemblea aperta nei prossimi giorni».

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