GROSSETO – “Su Netspring si è consumato ieri l’ennesimo caso di occupazione delle poltrone da parte del Pd grossetano, con la revoca di un amministratore che ha ben lavorato, Carlo Ricci, solo perché nominato dal centrodestra”. Così i responsabili provinciali della Lega Andrea Ulmi, di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi e di Forza Italia Roberto Berardi, di Coraggio Italia Elisabetta Ripani e il coordinatore della lista civica Roberto Baccheschi, dopo l’assemblea della società partecipata convocata per revocare il mandato all’amministratore Carlo Ricci a pochi mesi dalla sua riconferma.
“Come centrodestra – sostengono gli esponenti dei tre partiti- dopo la vittoria del Comune di Grosseto, prima di procedere al cambio di presidente, cda e amministratori di partecipate abbiamo atteso la scadenza del mandato, come è giusto che sia. Oggi abbiamo invece assistito ad un nuovo atto di arroganza del Pd che, pur riconoscendo l’ottimo lavoro di Carlo Ricci, per ragioni solamente politiche, hanno deciso di sfiduciarlo, in forza del controllo, da parte della Provincia di Grosseto, del 56 per cento dell’azienda. Il motivo è stato ben spiegato: secondo il Pd si sarebbero dovuti attendere i mesi che separavano l’estate 2021 al dicembre dello scorso anno per procedere al rinnovo della carica in scadenza dopo le elezioni provinciali. Una motivazione che, per noi, è inaccettabile”.
“Netspring perde dunque un ottimo amministratore che aveva ben lavorato per tutti i comuni della provincia. Ricordiamo anche – proseguono Ulmi, Rossi, Berardi, Ripani e Baccheschi – che al momento del rinnovo nessuno in assemblea si è opposto, né, tantomeno, ha chiesto un rinvio della nomina. Purtroppo siamo abituati a certi atteggiamenti. Lo abbiamo visto anche con la presidenza del Coeso, dove il Pd si è rimangiato addirittura un patto parasociale sottoscritto per non concedere la carica al sindaco di Grosseto, però non si è mai sottratto ad effettuare nomine vicino alla scadenza in vista di elezioni che avrebbero potuto sancire un cambio di amministrazione. Quelle stesse che oggi contesta al centrodestra. È successo nel 2016, quando il Pd non ha di certo aspettato l’esito delle elezioni amministrative in cui fu eletto il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ma ha, pochi mesi prima, fatto eleggere Giacomo Termine come presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl Toscana Sud Est”.
“Il centrodestra, al contrario ha sempre avuto rispetto della continuità dei mandati delle partecipate, per esempio facendo terminare regolarmente la presidenza di Gabriele Fusini per Sistema e di Bocchi per le Farmacie Comunali, entrambi espressione del Pd.
“Un ultimo pensiero va alla gestione Netspring di Carlo Ricci. I risultati – concludono i responsabili di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Coraggio Italia e la lista Vivarelli Colonna sindaco – sono sotto agli occhi di tutti. Netspring sotto la gestione di Ricci, che peraltro aveva rinunciato anche all’indennità di funzione e dunque aveva assunto gratuitamente l’incarico, è cresciuta ed è diventata un punto di riferimento per molte amministrazioni di tutta Italia. Questo ci testimonia come la scelta da noi effettuata premiava le capacità. Speriamo che quanto meno si punti su una figura simile e non sul solito collezionista di poltrone cui la sinistra, da anni ed a tutti i livelli, ci ha abituato”.