FOLLONICA – “Dopo 32 anni l’impianto da golf ha potuto vedere finalmente la luce ma ad oggi, purtroppo, l’intervento non è stato definitivamente completato per inerzia e ritardi dell’amministrazione comunale, sindaco Benini in primis, creando un notevole danno sia alla città sia a chi ha deciso di investire sul nostro territorio”, a dirlo il consigliere leghista Daniele Pizzichi.
“Purtroppo – prosegue – il sindaco Andrea Benini e l’assessore Alessandro Ricciuti, a parte qualche annuncio, un paio di fotografie e la loro immancabile presenza durante il taglio del nastro per l’apertura dell’attività, nulla hanno fatto per riuscire a dotare l’impianto sportivo dei servizi occorrenti per il corretto funzionamento del campo a 18 buche. Si pensi, per esempio, alla realizzazione del plesso servizi per il deposito macchinari che la società sta chiedendo ormai da 2 anni”.
“Negli ultimi anni il sindaco Benini e l’assessore Ricciuti, nonostante abbiano avuto un gran coraggio a farsi vedere all’inaugurazione della struttura, non sono stati in grado di far realizzare il completamento dell’impianto adducendo motivazioni di contrasto con le norme regionali e con gli strumenti urbanistici fatti scadere proprio dal sindaco Benini da più di sei anni. Purtroppo le scelte adottate dall’amministrazione comunale hanno penalizzato e soprattutto rallentato lo sviluppo e il completamento dell’impianto sportivo provocando parallelamente anche ricadute negative in termini occupazionali e del relativo indotto”.
“Sicuramente la scelta intrapresa dall’Amministrazione di tenere fuori dal perimetro del territorio urbanizzato l’impianto da golf non ha certamente favorito il pieno sviluppo dell’area, e ancora peggio è stata quella di classificarlo come “zona agricola” nell’adozione del nuovo piano strutturale. Secondo quanto dichiarato in commissione dall’amministrazione comunale queste erano scelte obbligatorie dettate dalla “legge regionale Toscana sul governo del territorio”. Sull’argomento si è interessato il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, presentando un’istanza agli uffici della regione per avere dei chiarimenti. Gli uffici della regione Toscana in pochi giorni hanno dato un parere tecnicamente diverso e soprattutto non vincolante da quanto dichiarato in commissione dal sindaco e dai dirigenti, sostenendo che l’area per il golf potesse essere ricompresa all’esterno ma anche all’interno del perimetro del territorio urbanizzato (come è stato fatto per l’ippodromo) e che non era obbligatorio classificare tale area in zona agricola”.
“Inoltre, completamente inspiegabile è quanto dichiarato dall’amministrazione comunale nell’aprile 2021, alla regione Toscana. In quell’occasione l’amministrazione follonichese, in conferenza di copianificazione, comunicava incredibilmente che le superfici di nuova edificazione per le dotazioni occorrenti alla struttura fossero ben sei volte superiori di quanto ufficialmente richiesto dalla proprietà già dal 2019 vanificando anche questa procedura. Anche in questo caso gli uffici della regione Toscana hanno comunicato al consigliere regionale Andrea Ulmi che lo sviluppo delle attrezzature relative al campo da golf potesse avvenire anche al di fuori della conferenza di copianificazione”.
“Il partito democratico follonichese, che sull’argomento non si è mai pronunciato, non ha niente da dire? Dove è l’assessore regionale Leonardo Marras? Anche lui preferisce solo farsi vedere durante eventi ed inaugurazioni? Non crede che in quanto assessore regionale alle attività produttive debba dare delle risposte al territorio?”.
“Oggi la proprietà, sulla base di quanto specificato dagli uffici della regione Toscana al consigliere della Lega Andrea Ulmi, ha deciso di ripresentare nuovamente una pratica edilizia chiedendo la possibilità di realizzare almeno una parte di quanto necessario per il completamento dell’impianto sportivo. Mi auguro che l’amministrazione comunale non sprechi l’ennesima occasione per un rilancio dell’economia della città”.
“Gli enormi ritardi e le errate scelte dell’amministrazione stanno minando le potenzialità dello sviluppo turistico-ricettivo-sportivo della città programmato da più di 30 anni per cercare di andare in contro alla destagionalizzazione. In questo caso, se le richieste minime della golf venissero accolte, si potrebbe dare una risposta importante anche in termini di occupazione e sviluppo, soprattutto in un momento di crisi segnato dagli eventi degli ultimi anni. A livello urbanistico la città e bloccata e la vicenda del golf né è solo un esempio”, conclude Pizzichi.