GROSSETO – L’ospedale Misericordia di Grosseto si conferma per la quarta volta l’ospedale toscano con il miglior risultato per quanto riguarda il più basso tasso di mortalità per infarto dopo il ricovero. La notizia arriva dagli ultimi dati del programma di osservazione degli esiti (PrOsE) della Regione Toscana (www.esiti.ars.toscana.it), che calcolano i risultati delle cure e i volumi di attività sui ricoveri per ogni struttura sanitaria toscana nel 2021. Dai questi dati emerge che a Grosseto è stata registrata una mortalità dopo 30 giorni dal ricovero per infarto del 3,8% mentre la media regionale è risultata del 6,9%.
Il dato del Misericordia è il più basso tra gli ospedali toscani con emodinamica, cioè tra le strutture regionali di riferimento per il trattamento dell’infarto. Questo risultato è probabilmente da mettere in relazione alla tempestività con cui viene eseguita a Grosseto l’angioplastica nei pazienti infartuati.
Proprio su questo è indicativo che, secondo i dati regionali, che l’82% dei pazienti infartuati a Grosseto viene trattato con angioplastica entro 90 minuti dal ricovero contro una media toscana del 64%. Inoltre l’incidenza degli eventi avversi maggiori (morte, infarto o ictus), ad un anno di distanza dall’infarto è risultata del 10% nei pazienti dimessi dall’ospedale maremmano, un terzo più bassa della media registrata nelle altre strutture toscane.
“Siamo molto soddisfatti del dato riportato dal PrOsE – spiega il dottor Ugo Limbruno direttore della Cardiologia – anche perché conferma un trend già evidenziato negli anni scorsi dal programma regionale di osservazione degli esiti. Questo dato di bassa mortalità nei pazienti infartuati e ricoverati al Misericordia di Grosseto è il risultato di un lavoro di squadra che coinvolge non solo gli operatori della Cardiologia, ma anche medici e infermieri del 118 e dei pronto soccorsi che insieme al nostro reparto costituiscono la rete aziendale per il trattamento dell’infarto. L’integrazione e la sinergia tra le diverse professionalità della rete ha permesso un trattamento tempestivo dei pazienti infartuati; tempestività che come è noto è alla base di una terapia efficace”.
Al Misericordia nel 2021 sono stati trattati oltre 300 infarti. Inoltre, studi epidemiologici dicono che la zona grossetana ha un indice di vecchiaia molto alto (nel 2021 ci sono stati 257,9 anziani ogni 100 giovani), e questo rende il dato del PrOsE ancora più considerevole. La letteratura conferma che le malattie cardiovascolari rappresentano tutt’oggi la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 35,8% di tutti i decessi.