Consiglio comunale

Aumento Tari, FdI:«La colpa non è certo dell’amministrazione comunale»

Gruppo consiliare Fratelli d'Italia Grosseto: «L’amministrazione Vivarelli Colonna con il nostro assessore Simona Petrucci fin dal suo primo insediamento nel 2016 ha lavorato, riuscendoci, per abbassare la Tari»

Gruppo Fratelli d'Italia

GROSSETO – “Insediatasi sui disastri lasciati nel 2016 dalla sinistra con il sindaco Bonifazi, dove non esisteva neppure un ufficio che si occupasse d’ambiente, il nostro assessore Simona Petrucci, con tanta pazienza e soprattutto con professionalità, ha subito messo mano a un settore abbandonato a se stesso, riorganizzando e riportando ottimi risultati sul fronte della Tari”.

Così il capogruppo Andrea Guidoni e i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Erika Vanelli, Simonetta Baccetti, Paolo Serra, Annalisa Manzo, Francesca Pepi e LucaVitale in una nota.

“Già nel 2017, durante il primo anno alla guida dell’assessorato all’ambiente, – commenta il gruppo consiliare FdI Grosseto – l’assessore Petrucci è riuscita a far abbassare il costo della Tari di oltre 2 Milioni e mezzo di euro, continuando nel trend di risparmio per cittadini e imprese anche per il 2018 con ulteriori 1,2 Milioni di euro, sino ad arrivare nell’ultimo triennio 2019-2021, dove purtroppo si è fatta sentire anche la crisi dovuta alla Pandemia, ad un risparmio di ulteriori 790.000 euro”.

“Nello stesso periodo, spiega il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, i dati ufficiali rilevano un grosso balzo in avanti in termini percentuali della raccolta differenziata che è passata dal 35,76% ereditato nel 2016 dalla giunta di sinistra, a quasi il 60% attuale (proiezione dati marzo 2022). È quindi chiaro e palese, che il lavoro svolto dal nostro assessore, assieme a tutto il ricostruito ufficio all’Ambiente, è stato davvero enorme”.

“Adesso, – proseguono i consiglieri comunali di FdI – c’è però qualcuno che lamenta il fatto che la Tari sia aumentata. Se questo purtroppo in parte è accaduto, non è certamente colpa di questa amministrazione comunale. E’ bene che i cittadini sappiano che tutto dipende dal “Metodo Arera”, l’Autorità Nazionale di Regolazione Reti Energia Ambiente, che ha fissato nuovi obblighi che avrebbero fatto incrementare i costi fin dal 2020 se in quell’anno non si fosse richiesta la proroga e dal 2021 se non ci fossero stati i fondi Covid che hanno rappresentato un aiuto per l’allora assessore al bilancio”.

“Questo nuovo metodo, spiegano i consiglieri di Fratelli d’Italia, ha imposto un conto a consuntivo calcolato sul valore di due anni precedenti aumentato del tasso di inflazione e non più sul contratto, quindi a preventivo. Inoltre quest’anno il metodo Arera ha modificato le percentuali dei costi fissi e variabili riducendo l’incidenza dei primi ed aumentando quella dei secondi: più persone ci abitano maggiori saranno i costi da sostenere. Ulteriore danno con il fattore sharing: Arera ha ridotto al comune il 20% degli incassi per la vendita dei rifiuti dandoli al gestore e riducendo quindi le detrazioni che vengono applicate ai cittadini”.

“Chi oggi vuol scaricare la colpa sull’attuale amministrazione, – tuonano i consiglieri comunali di FDI – sono coloro e non certo il centrodestra, che hanno introdotto il nuovo metodo Arera, senza parlare del “contratto capestro” che la sinistra aveva stipulato ancor prima con Sei Toscana. Contratto lungo 20 anni, senza avere la possibilità di essere rescisso, cosa che non solo noi, maggioranza di governo della città, ma anche i 5 stelle, avevano evidenziato con lo stesso Giacomo Gori. Ebbene, in forza di quanto sopra, nel 2022 i 104 Comuni della Toscana Sud dovranno pagare a Sei Toscana un corrispettivo di 191,3 milioni di euro, di cui una sessantina andranno ai gestori degli impianti”.

“Contro tale Pef dell’Ato questa amministrazione ha votato contro, proprio perché l’approvazione avrebbe aumentato, come è avvenuto, i costi per i cittadini L’aumento del costo dei rifiuti non è quindi che l’ultimo dei disastri di una classe tecnico-politica anche a livello regionale, egemonizzata dal centro sinistra. Assenza totale di programmazione, incapacità di prendere decisioni di lungo respiro, incapacità di costruire impianti adeguati e cattiva gestione che spiega i veri costi della cattiva-politica”, termina la nota del gruppo consiliare di FdI Grosseto.

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