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L’allarme della Uil: «Vigili del fuoco al collasso. Mancano personale e risorse»

vigili del fuoco 2020

GROSSETO – “Per essere un vigile del fuoco servono elevati requisiti di efficienza operativa per l’impiego in attività usuranti, i cui effetti sono dimostrati da circa 1.500 vigili parzialmente idonei che non possono essere impiegati attivamente nelle attività di soccorso” a riportare il dato è Domenico La Barbera, segretario generale UilPa Vigili del fuoco”.

“Questo personale – spiega La Barbera – se da un lato non può essere impiegato sugli interventi, dall’altro non è stranamente sottratto alle piante organiche effettive. Una situazione che falsa il dato reale sulle forze che il Corpo Nazionale è in grado di mettere in campo”.

“Ad aggravare la situazione complessiva – interviene il segretario territoriale UilPa Vvf Grosseto Sergio Rubegni -, oltre alla pregressa carenza di organico, i 4.500 pensionamenti che avverranno nei prossimi due anni”.

“Per rimpiazzare il personale in quiescenza – chiosa il segretario generale – tra lungaggini burocratiche relative all’autorizzazione ad assumere ed in necessari corsi di formazione di ingresso, servono non meno di due anni, un tempo estremamente lungo che non possiamo permetterci, anche in previsione della delicata quanto importante sfida che ci attende sui cambiamenti climatici. Alluvioni, frane, incendi di bosco, non sono più eventi eccezionali, ma quotidiani che mettono a dura prova la complessa macchina del soccorso tecnico urgente”.

“Le piante organiche teoriche – dice Rubegni – sono notevolmente sottodimensionate rispetto alle reali necessità del Corpo anche dal punto di vista delle specializzazioni, personale altamente specializzato come ad esempio quello cinofilo, NBCR ecc., che non può essere impiegato in un servizio dedicato, ma costretto, con le inevitabili conseguenze, ad occuparsi anche del servizio ordinario. Insomma, una situazione drammatica quella degli organici dei Vigili del Fuoco che non lascia scampo nemmeno al personale del settore logistico-gestionale su cui gravano carenze spesso fino all’80%”.

“Per questa ragione abbiamo chiesto l’intervento dei ministri Brunetta e Lamorgese; si parla di un milione di nuovi ingressi nella PA, sarebbe insensato escludere i Vigili del Fuoco dal complesso degli investimenti in termini di assunzioni e non solo”, conclude La Barbera.

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