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GROSSETO – Le Guardie della Lac in stretta collaborazione con la Polizia Provinciale di Grosseto da alcuni giorni erano sulle tracce di un bracconiere, le cui prede erano anche animali particolarmente protetti, come l’istrice.
Sabato 21 maggio, verso le 13 nel Comune di Grosseto è stata individuata un istrice rimasto chiusa all’interno di una gabbia trappola, lasciato completamente al sole e privo di acqua.
Il Comandante della Polizia Provinciale di Grosseto, Stefano Pacini ha coordinato tutte le operazioni, dal ritrovamento dell’istrice in gabbia (quindi alla sua liberazione) fino a alla mattina di oggi, 24 maggio, quando il bracconiere è stato individuato, identificato e denunciato (la gabbia trappola sottoposta a sequestro penale).
Le Guardie della Lac e altri volontari hanno effettuato gli appostamenti, i rilievi fotografici e grazie ad apparecchiature tecnologiche sono riusciti ad individuare il responsabile, che dopo la liberazione dell’istrice si è recato nuovamente a riarmare la gabbia trappola.
Il bracconiere in possesso di porto d’armi e licenza di caccia è stato denunciato per ipotesi di maltrattamento di animali, di cattura e detenzione di specie particolarmente protette, di uso di mezzi vietati per l’attività venatoria e per caccia in periodo di divieto generale.
«Si ringrazia per la collaborazione la Polizia Provinciale di Grosseto – scrive la Lac -, la quale prontamente interviene su segnalazione delle nostre guardie e dei cittadini per reprimere reati di bracconaggio per salvare specie di animali anche protetti come in quest’ultimo caso».
«Soddisfazioni è stata espressa anche dal presidente nazionale della Lac, Raimondo Silveri, per la liberazione dell’istrice e per le brevissime indagini da parte delle guardie della Lac e della Polizia Provinciale di Grosseto che hanno portato all’individuazione del responsabile e al sequestro della gabbia trappola».