Castell'azzara

Dimissioni di sei consiglieri, Coppi: «In questi anni hanno operato solo per distruggere»

Maurizio Coppi

CASTELL’AZZARA – «Per amministrare serve una maggioranza che discuta le scelte nei limiti della normale dialettica tra persone civili ed una minoranza che quelle scelte le critichi o ne proponga altre perché siano corrette e migliorate. Le dimissioni dei sei ex consiglieri dimostrano invece come, sia nella maggioranza che nella minoranza, si sia operato in questi tre anni al solo fine di distruggere» a dirlo il sindaco di Castell’Azzara, Maurizio Coppi, dopo le dimissioni dei consiglieri che porteranno al commissariamento del Comune.

«I tre ex consiglieri di maggioranza, due dei quali anche ex assessori senza all’attivo alcun atto amministrativo di rilievo, si sono uniti dopo anni passati a farsi la guerra tra loro a suon di reclami protocollati, richieste pretestuose di accesso agli atti e riunioni clandestine. La minoranza, dal canto suo, ha impostato tutta la sua azione sulla polemica e ha rifiutato qualsiasi proposta di responsabilità condivisa per portare fuori dal pantano istituzionale la comunità. Anzi, ha accolto come un regalo la possibilità di far cadere l’amministrazione nonostante la mancata approvazione del bilancio, che è peraltro in ordine».

«Alla fine nessuno ha pensato al ‘bene comune’, e ‘uniti senza frontiere’ (anche i nomi dei gruppi suonano oggi paradossali), hanno abbandonato la comunità a sé stessa, con progetti bloccati e normali attività non gestibili. Un gesto scellerato di chi antepone i propri individualismi e amministra sulla base di simpatie: le dimissioni, si legge nella loro nota, sono state determinate dalle mancate dimissioni del sindaco dopo la mozione di sfiducia. Ma scherziamo? Si doveva andare in Consiglio – prosegue Coppi -, e chiudere il bilancio per permettere almeno la normale attività del comune».

«Il Consiglio è stato invece boicottato proprio da chi, ipocritamente, ne ha lamentato la perdita di centralità nella stessa mozione di sfiducia, peraltro basata solo su lamentele generiche e confutabili, priva di alcun fatto, perché di ‘fatti’ queste persone non sanno parlare; e non sanno confrontarsi. Resta il conforto e la solidarietà di tanti cittadini e dei dipendenti del Comune e la speranza che questa fase di commissariamento si avvii velocemente per guidare almeno l’ordinaria amministrazione».

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