Scarlino

Inceneritore, le minoranze: «Scarlino può competere solo con uno sviluppo plurisettoriale»

Scarlino Energia Inceneritore 2018

SCARLINO – «Dalla metà degli anni novanta il territorio di Scarlino e d’intorni ha combattuto contro l’ipotesi di conversione dei vecchi forni per la pirite di Eni ad inceneritore prima e termovalorizzatore poi».

Sull’argomento intervengono i gruppi consiliari di minoranza PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme.

«Finalmente – affermano – gli ultimi sviluppi dopo anni di lotte e iter autorizzativi contorti disegnano un destino diverso, è stata scritta infatti la parola fine all’ipotesi di bruciare i rifiuti al Casone un risultato di grande soddisfazione a vantaggio dell’ambiente e della salute, dal quale bisogna partire. Le moderne tecnologie se ben usate possono invece coniugare progresso con salvaguardia dell’ecosistema e chi ha responsabilità di comando deve saper guidare l’opinione pubblica verso scelte giuste che creino occupazione e crescita nel rispetto del paesaggio senza dire no a tutto».

«La proposta di Iren – proseguono -, che in questi giorni è stata resa pubblica attraverso incontri con le Amministrazioni locali, è infatti quel punto di partenza per riuscire a superare la situazione che si è andata a creare nell’area del Casone di Scarlino. Ciò non toglie che nessuno vuol prendere progetti a scatola chiusa ma l’approccio che il nuovo gruppo sembra voler dare al piano di filiera, partendo con la demolizione del vecchio impianto, il superamento dell’incenerimento e la bonifica dell’area è già un ottimo inizio.
Come giustamente è stato fatto notare anche dal Forum Ambientalista, ben venga la filosofia dell’economia circolare che si vuole provare a creare a Scarlino, in quanto una buona soluzione, ma a condizione che, allo stesso tempo, la Regione incentivi la produzione di beni di consumo facilmente recuperabili».

«Le forze del centrosinistra e le civiche dei gruppi consiliari scarlinesi concordano, dunque, nel verificare non solo a parole il progetto di Iren – aggiungono -, nella consapevolezza di essere all’interno del polo industriale più grande della provincia circondato da una zona di pregio a vocazione turistica che non vuol rimanere penalizzata su questo fronte. Bene sarebbe se politica e istituzioni smettessero di fare il gioco delle parti sulla pelle dei cittadini e aprissero un tavolo propositivo per passare velocemente a fatti concreti coinvolgendo il territorio».

«In favore della crescita economica e dell’occupazione sicura dei nostri giovani – concludono -, auspichiamo che il comune di Scarlino prosegua nella scia dello sviluppo plurisettoriale da sempre nostro punto di forza con agricoltura, industria e turismo, e su queste direttrici come gruppi politici di opposizione abbiamo l’obbligo morale di andare oltre gli steccati politici lavorando seriamente e con responsabilità per la prosperità e il futuro del nostro territorio in termini di sostenibilità ambientale, tutela della salute e sviluppo dell’occupazione».

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