Scarlino

Piano operativo, il Comune revoca il contratto allo studio tecnico: «Gravi inadempienze»

Sindaco Travison e assessore Spinelli: «Il grave inadempimento del referente ci ha costretti a una decisione drastica. Ripartiamo dal lavoro portato avanti fino ad oggi»

Francesca Travison

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SCARLINO - L’amministrazione comunale di Scarlino ha risolto il contratto con l’estensore del Piano operativo, a seguito di «gravi inadempienze che hanno causato innumerevoli ritardi per l’approvazione dell’importante atto urbanistico».

«Ci siamo trovati costretti a risolvere il contratto – dicono il sindaco Francesca Travison e l’assessore all’Urbanistica, Cesare Spinelli – a causa di impedimenti evidenti causati dallo studio che hanno reso impossibile la conclusione dell’iter. L’ultimo ostacolo, in ordine di tempo, risale al febbraio scorso, quando dallo studio abbiamo ricevuto una mail nella quale ci veniva detto che tutti i documenti relativi al nostro piano erano stati persi a causa di un guasto al server».

«Facciamo un passo indietro: quando ci siamo insediati, sapevamo che il Piano adottato dalla precedente amministrazione conteneva molte criticità: lo testimoniano le più di 100 osservazioni depositate a seguito dell’approvazione non solo da privati cittadini ma anche da enti pubblici e dagli stessi uffici comunali. Purtroppo ci siamo trovati costretti a continuare un lavoro che non ci apparteneva, e non solo: abbiamo scoperto che allo studio estensore del Piano operativo era già stato saldato l’80% del compenso previsto nella convenzione».

«Una cifra esosa per decidere di chiudere la collaborazione e dare mandato ad un altro soggetto, un compenso che a nostro giudizio doveva essere saldato man mano che l’incaricato assolveva ai suoi compiti, non certamente in una soluzione così impattante che rendeva impossibile qualsiasi altra decisione se non quella di “fidarci” della scelta fatta da chi ci ha preceduto.
Inoltre riflettendo attentamente abbiamo preferito non interrompere un iter che comunque avrebbe, se modificato correttamente, dato delle risposte ai nostri cittadini e un incentivo all’economia locale, bloccata da anni di mancate scelte».

«Tuttavia ci siamo trovati a dover contrastare con un referente perlopiù assente e, a nostro parere, gravemente inadempiente. Mentre gli uffici comunali portavano avanti la definizione delle controdeduzioni alle osservazioni, confrontandosi con la Regione Toscana, e incontrando, assieme agli assessori e al sindaco, i cittadini per discutere delle pratiche, lo studio incaricato ritardava nelle risposte, non consegnava il materiale richiesto, rimandando le scadenze da noi previste.
Una situazione che non può essere giustificata dall’emergenza sanitaria degli ultimi due anni: è vero che gli incontri in presenza erano da evitare ma c’era comunque sempre la possibilità di collegarsi da remoto».

«Il 29 dicembre 2021 abbiamo addirittura richiesto allo studio la sottoscrizione di un atto in cui le parti si impegnavano per portare in Consiglio comunale perlomeno le osservazioni ritenute prioritarie per lo sviluppo del territorio. Alla scadenza di quell’accordo, prevista per il 15 febbraio 2022, l’esecutore del Piano operativo avrebbe dovuto consegnare le controdeduzioni pubbliche. Domenica 14 febbraio alle ore 12.10 è arrivata una mail all’Amministrazione comunale dallo studio in cui si scriveva che: “mi rincresce comunicarvi, che non sono in grado di rispettare i tempi che ci eravamo dati nell’ultimo incontro presso il Comune in data 29.12.2021, in quanto nel mese di gennaio ho subito un grave guasto al server di studio che mi ha fatto perdere dati e files, compreso quelli del Piano operativo di Scarlino”. Questo ha causato chiaramente un danno enorme al Comune.
Da qui la decisione di risolvere il contratto con la richiesta del pagamento delle penali previste dall’atto».

«Nelle prossime settimane, affideremo un nuovo incarico ad uno studio che riprenderà l’iter procedurale: la negligenza dello studio professionale porterà purtroppo ad un ulteriori ritardi nell’approvazione del Piano, ma stiamo lavorando per portarlo a termine nel minor tempo possibile».

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