Esercito

Forze Speciali: addestramento congiunto al 4° Stormo di Grosseto fotogallery

Addestramento 4° Stormo

GROSSETO – Esfiltrazioni di ostaggi, operazioni di sbarco, scorta a convogli e Terminal Guidance Operations condotte dalle Forze Speciali, sono solo alcuni degli scenari creati in occasione della “CAS Week 22/14” (Close Air Support), che si è conclusa sul sedime aeroportuale del 4° Stormo di Grosseto dell’Aeronautica Militare.

L’evento addestrativo di aerocooperazione, in cui il potere aereo viene impiegato in supporto alle forze di superficie, si è svolto dal 4 all’8 aprile ed è stato condotto a guida del 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi (RRAO), unità dipendente dal Comando delle Forze Speciali dell’Esercito Italiano.

I velivoli Eurofighter e gli equipaggi dei due gruppi volo della base grossetana (IX Gruppo Caccia e 20° Gruppo OCU), congiuntamente alle Forze Speciali dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Arma dei Carabinieri e JTAC della U.S. Army, hanno condotto attività esercitative tese ad addestrare il personale altamente specializzato JTAC (Joint Terminal Attack Controller) in operazioni con supporto aereo ravvicinato (Close Air Support).

Eventi addestrativi così articolati e strutturati consentono ai piloti dell’Aeronautica Militare di consolidare le capacità di condurre missioni CAS, sia diurne che notturne, in supporto delle forze di terra, le quali potrebbero trovarsi ad operare in situazioni di elevata criticità. La riproduzione di determinati tipi di scenari, nonché la cooperazione a livello interforze, consente un addestramento maggiormente realistico.

Dalla difesa aerea ad attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza per all’attacco aereo al suolo anche in supporto delle forze di terra (CAS), questo il ventaglio di capacità operative che gli Eurofighter, in quanto caccia multiruolo “Swing Role”, sono in grado di assicurare negli scenari operativi in cui sono protagonisti.

Le attività addestrative CAS week, pertanto, costituiscono per i piloti una preziosa opportunità per migliorare la cooperazione tra gli assetti in volo e le unità a terra delle altre Forze Armate, addestrandosi ad operare in situazioni che comportano sia una estrema contrazione degli spazi di azione e una notevole dilatazione del tempo. Il pilota, infatti, deve tenere in considerazione un ulteriore elemento di valutazione: la situazione a terra. Ciò si traduce nel considerare ulteriori dettagli che esistono dietro ai punti e alle linee sulla cartina geografica della pianificazione “pre-volo”, che dall’alto possono essere ininfluenti ma che per il personale che opera a terra potrebbero risultare invece determinanti.

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