
GAVORRANO – Il gruppo consiliare Centrodestra Gavorrano ha presentato al sindaco Andrea Biondi due atti: una interrogazione e una mozione.
«L’interrogazione – spiega il capogruppo Andrea Maule – è volta a chiedere chiarimenti al primo cittadino sull’imminente decadenza della signora Serena Rossini dal ruolo di consigliere comunale. Come è noto, la Rossini ha presentato ricorso al Tar della Toscana contro quanto stabilito dall’Ordinanza del Comune di Gavorrano n. 6 del 2022. Ordinanza che le intima di demolire il già noto gazebo della discordia, per abuso edilizio. La vigente legge 190/2012, meglio nota come legge Severino, determina per la Rossini la decadenza dal ruolo di consigliere comunale, atto formale che dovrà essere ratificato in occasione del prossimo consiglio utile».
«Al sindaco abbiamo chiesto perché non si sia mai espresso sulla vicenda, per quale motivo non abbia mai preso una posizione. Abbiamo inoltre chiesto di chiarire a quali atti si riferiva il Capogruppo Giulio Querci, quando nell’agosto 2020 proprio in riferimento alla vicenda del gazebo dichiarò “Dagli atti presenti negli uffici comunali si evince che tutto è stato fatto nel massimo rispetto delle regole e se Maule ha difficoltà nell’accertarlo saremo lieti di aiutarlo nella comprensione di tali atti”».
«La mozione riguarda invece l’irrisolta problematica legata alla viabilità rurale posta tra Castellaccia e Castel di Pietra – prosegue Maule -. Zona interessata dal transito di mezzi pesanti in favore delle numerose ed imponenti imprese agricole ed agrituristiche ivi collocate, non per ultima Sfera Agricola. Raramente il Comune corre ai ripari con rattoppi stradali che durano poche decine di ore; il risultato è che ancora oggi quella strada comunale è piena di buche e voragini, che la rendono pericolosa e soprattutto scarsamente fruibili per i mezzi che devono transitarvi».
«Nell’interesse di tutale le imprese agricole ed agrituristiche della zona nonché le centinaia di lavoratori che lì sono occupati, ed al fine di porre adeguata soluzione ad una problematica che si trascina da troppi anni, abbiamo chiesto al sindaco Biondi di istituire un tavolo di coordinamento (commissione di studio) al fine di individuare possibili soluzioni da attuare nel più breve tempo possibile».