Natura selvaggia

Il Parco della Maremma in un click. Visitare l’area protetta a piedi, in bici, a cavallo, in canoa fotogallery

Il parco in un click 2022

Il Parco della Maremma è un’area protetta vasta che può essere scoperta in molti modi dai suoi visitatori.

L’ampia offerta di modalità di visite ha lo scopo di avvicinare tutti, grandi e piccini, alla natura tipica del territorio. Nel dettaglio, può essere visitato a piedi, in bici, in canoa, in carrozza e a cavallo.

I percorsi da fare a piedi ed in bici sono molti e di tutte le difficoltà.

Tra gli itinerari a piedi più impegnativi troviamo quelli di Talamone delle Cannelle e di Poggio Raso, quelli del Collecchio a Magliano in Toscana ovvero quelli di Poggio alle Sugherine e Salto del Cervo e uno degli itinerari che porta a San Rabano.

Di media difficoltà e, quindi, adatti alla maggior parte degli utenti sono presenti, il Percorso A2 Le Torri, quello delle Grotte e quello per San Rabano, partendo da Alberese.

Semplici ed adatti a tutti sono l’A6 Faunistico, l’A7 per Bocca d’Ombrone e l’A8 Cammino medievale.

Anche gli itinerari in bici hanno tracciati per tutte le difficoltà. Il più semplice, in questo caso, è l’A7 per Bocca d’Ombrone e la ciclabile libera e gratuita per Marina di Alberese.

Per un dettaglio sui percorsi a piedi ed in bici è possibile leggere l’articolo della prima puntata de Il Parco in un click: Alla scoperta degli itinerari a piedi ed in bici

Non finisce qui, il Parco può essere visitato anche in canoa. Per quanto riguarda questo tipo di uscite, si precisa che si tratta di canoe canadesi, stabilizzate, tipo catamarano, praticamente inaffondabili, preparate per ospitare anche i non esperti, o chi non sa nuotare o bambini piccoli, ma anche sportivi o non.

Le tipologie di escursioni in canoa sono principalmente tre: Pomeriggio sul fiume, in cui si pagaia tranquillamente sul fiume Ombrone, tra il verde di enormi pioppi e canneti, accarezzati da una gradevole brezza e circondati dal paesaggio unico e suggestivo del Parco.

Sul fiume aspettando l’alba, escursione ideale per gli appassionati di fotografia, in questo contesto una guida esperta aiuta a realizzare un reportage da professionisti, durante un’indimenticabile esperienza nella Maremma più selvaggia.

Parco della Maremma

Tramonto in canoa, durante questa attività si viene cullati dalle acque del fiume, si pagaia fino a raggiungere un tratto del corso d’acqua dove, circondati solo dai suoni della natura, si attende che il sole, scendendo sotto l’orizzonte, colori il cielo di rosso.

Le escursioni in canoa si svolgono principalmente in estate, ma alcune tipologie sono attive anche in primavera. Per sapere nel dettaglio come fruire di questa splendida esperienza si consiglia di contattare la Cooperativa Silva al +39 375 582 8328 (orario: 9-12) o visitare il sito www.silvacoop.com/canoa

Per gli amanti dell’equitazione il Parco della Maremma può essere visitato anche a cavallo, con una guida equestre.

Anche in questo caso gli itinerari sono molteplici!

Le Macchiozze – le aree umide e gli uccelli acquatici è un itinerario, adatto anche a persone non esperte, completamente pianeggiante, che si sviluppa lungo le golene coltivate del fiume Ombrone, fino ad arrivare all’altezza di Torre Trappola. Il percorso attraversa un’area umida in cui è possibile avvistare, a seconda del periodo, differenti specie di uccelli acquatici e altri animali selvatici del Parco (caprioli, cinghiali).

San Rabano – tra bosco e misticismo, invece, è un percorso per cavalieri esperti, dove attraverso una vecchia strada si costeggiano antichi oliveti abbandonati, fino ad arrivare alla loc. Romitorio, area di particolare rilevanza dal punto di vista naturalistico. In seguito percorrendo una strada forestale molto panoramica si costeggiano i boschi di macchia mediterranea tipici di questi ambienti fino a raggiungere l’antica abbazia di San Rabano (X sec.), con annessa la torre difensiva realizzata successivamente (XIV sec.), circondata da boschi di querce.

Parco della Maremma

Collelungo a cavallo nella storia è un percorso adatto ad esperti, lungo il percorso si attraversano vari ambienti del Parco: le pianure alluvionali, gli oliveti, i boschi di macchia mediterranea e i pascoli arborati di particolare bellezza dove frequentemente è possibile osservare varie specie di animali selvatici. Lungo le vecchie piste forestali si arriva alla spiaggia di Collelungo; si prosegue via mare (a esclusione dei mesi estivi) fino a Marina di Alberese per ritornare, attraverso la Pineta Granducale, sulla strada del mare. Oltre alla bellezza del paesaggio si possono ammirare le torri storiche difensive e di avvistamento di Castelmarino e Collelungo (XVI sec.).

Spaccasasso – tra gli oliveti, lungo le antiche vie di accesso il percorso, prevalentemente pianeggiante, per questo adatto anche a cavalieri non esperti, attraversa l’itinerario faunistico caratterizzato da pascoli arborati costellati di querce secolari. Prosegue lungo l’antica strada che conduce all’oliveto abbandonato di Spaccasasso; in questa località recenti studi archeologici hanno messo in luce sepolture dell’età del rame e attività di estrazione del cinabro.

Boschetto del Lasco – Le piante monumentali del Parco anche questo itinerario è adatto anche a persone non esperte ed attraverso i pascoli pianeggianti della zona di Alberese si raggiunge uno dei posti più suggestivi del parco: il Boschetto del Lasco, un pascolo arborato ai piedi dei Monti dell’Uccellina nel quale tra grandiosi Cerri, Sughere e Roverelle trovano riparano gli animali selvatici, lontani dalle principali vie di comunicazione.

Per le prenotazioni ed i prezzi di questo tipo di escursioni, si consiglia di contattare direttamente le guide equestri

Un’altra modalità di visita che è alla portata di tutti è quella in carrozza ed il percorso nella pineta Granducale si può effettuare sia di giorno che in serata.

Lungo il tracciato si attraversa la pineta Granducale; dopo l’avvistamento della torre medioevale di Castel Marino si arriva fin sotto quella rinascimentale di Collelungo da cui prende il nome la meravigliosa spiaggia dalle dune ricche di vegetazione pioniera e ginepreti, dove sarà effettuata una sosta di circa un’ora e mezza. Durante il percorso con un po’ di fortuna sarà possibile incontrare qualche animale selvatico (daini, cinghiali). Si prosegue in seguito fino alla zona delle Grotte.

Anche il percorso al Boschetto del Lasco può essere effettuato in modalità diurna e notturna.

Parco della Maremma

L’itinerario attraversa un tratto di strada verso Marina di Alberese, poi, si immette in quella di Vaccareccia che costeggia la collina, dove con un podi fortuna sarà possibile avvistare il biancone. Ad un tratto si giunge ad un cancello che introduce in un bosco surreale di piante ultracentenarie: roverelle, sughere e cerri maestosi, con la possibilità di avvistamenti di daini e cinghiali.

Per maggiori informazioni e le prenotazioni delle escursioni in carrozza, si può consultare il sito del Parco e contattare il fornitore del servizio.

Per qualsiasi altra informazione è sempre possibile contattare il centro visite al numero 0564 393238 o scrivere a centrovisite@parco-maremma.it

Insomma, il Parco è un piccolo mondo da scoprire in qualsiasi modo il visitatore preferisce!

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