Scarlino

Stop definitivo all’inceneritore, Benini e Pd: «Serve nuovo modello di sviluppo. Vecchia struttura inadeguata ad ogni riconversione»

Scarlino Energia Inceneritore 2018

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FOLLONICA - Con l'archiviazione da parte della Regione Toscana delle richieste avanzate da Scarlino Energia, è stata messa la parola fine sull'impianto di incenerimento della Piana.

«Per il territorio è quindi arrivato il momento di guardare al futuro, e per farlo è stato aperto un dialogo con dei nuovi interlocutori, come il gruppo Iren, con cui è stato possibile parlare di un modello di sviluppo alternativo e di obiettivi legati all'economia circolare. Il percorso è appena iniziato e qualsiasi proposta sarà da valutare: l'amministrazione comunale di Follonica non darà nulla per scontato» afferma il Comune di Follonica.

«Con la chiusura della partita sull'inceneritore di Scarlino, arrivata dopo molti anni durante i quali il Comune di Follonica ha sempre mantenuto una posizione netta sulla questione, viene ritirata la richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento – spiega il sindaco di Follonica Andrea Benini – Non solo: non sarà ammissibile qualsiasi altra proposta futura che riguardi eventuali impianti che prevedano combustione, anche se di nuova generazione. Non abbiamo intenzione di sposare quel modello di sviluppo. Non accetteremo, quindi, nessuna proposta che possa prevedere la presenza di camini o, in generale, che abbia al suo interno processi di combustione. Come abbiamo scritto nel nostro programma elettorale – prosegue Benini – puntiamo su un distretto green: l'idea per il futuro del nostro territorio è quella di un polo basato sull'economia circolare, dove ogni rifiuto possa uscire prodotto. Per questo vogliamo investire su un modello di sviluppo alternativo a quello che prevedeva l'installazione di un inceneritore. Stiamo quindi valutando progettualità alternative, che ci conducano verso ciò che abbiamo immaginato e sperato per il bene di questo territorio – conclude il sindaco di Follonica – Il Comune di Follonica da ora in poi sarà libero di valutare nel merito le varie proposte progettuali, sia in sede di conferenza di servizi che nelle altre sedi, e valuterà ogni proposta, senza dare nulla per scontato».

«La vicenda dell'inceneritore di Scarlino ha bisogno di essere chiusa definitivamente. La vecchia struttura non è adeguata per nessun utilizzo o riconversione» affermano Giacomo Termine segretario del Partito democratico della provincia di Grosseto, Marco Simiani segreteria del Partito democratico della Regione Toscana, Francesca Mondei vice segretario e responsabile Ambiente del Partito democratico della provincia di Grosseto, Mirjam Giorgieri segretaria del Partito democratico di Follonica, Luca Niccolini segretario del Partito Democratico di Scarlino.

«Questa convinzione non deriva da un atteggiamento strumentale o ideologico, ma da una constatazione motivata e non pregiudiziale. È necessario azzerare e chiudere una stagione connotata da conflitti e scelte non coerenti con il nostro territorio».

«Ieri pomeriggio la nuova proprietà di Iren ha incontrato le amministrazioni di Scarlino e Follonica e ha presentato un progetto alternativo e sostitutivo all'attuale impianto di incenerimento. La proposta avanzata prevede la demolizione della struttura esistente e la bonifica dell'area per poi installare un moderno impianto per la rigenerazione degli scarti delle raccolte differenziate e dei processi produttivi (legno, fanghi della depurazione civile e plastiche...) costituendo così un nuovo polo a servizio dell’area vasta della zona sud oltre che di tutta la Regione Toscana».

«Noi riteniamo importante che il nostro territorio debba essere protagonista degli investimenti legati ai progetti innovativi di economia circolare afferente al trattamento dei rifiuti. La proposta di Iren ha, in questo quadro, due valenze: elimina il vecchio inceneritore che ormai è un relitto di un periodo finito; introduce innovazione e tecnologia mantenendo una presenza industriale qualificata» prosegue il Pd.

«In questo contesto stare fermi o bloccare lo sviluppo socio economico sarebbe un grave errore che provocherebbe danni sociali oltre a confermare la presenza dell'inceneritore sulla piana di Scarlino. Tutto questo è stato possibile, oltre al lavoro svolto dai nostri amministratori e dal Pd, anche grazie all'assessore Leonardo Marras, alla consigliera regionale Donatella Spadi oltre che dall'onorevole Luca Sani. Pertanto auspichiamo che i nostri amministratori, oltre a chiarire i dettagli del progetto in un confronto pubblico e trasparente, riescano a chiudere ufficialmente l’ipotesi dell'impianto di incenerimento delineando una prospettiva di sviluppo ambientalmente sostenibile e industrialmente qualificata».

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