Grosseto

Grosseto città accogliente: al nido della città anche i bambini ucraini che arrivano dalla guerra

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GROSSETO -  La Giunta comunale ha approvato due importanti provvedimenti per i nidi e le scuole d’infanzia comunali. Il primo riguarda l’approvazione di una deroga ai criteri di accesso ai servizi educativi: è stato ritenuto necessario, infatti, andare in deroga a quanto previsto da criteri e punteggi per la formazione delle graduatorie di accesso ai nidi d’infanzia comunali, facendo rientrare tra i casi di precedenza anche i bambini provenienti dalla zona interessata dal conflitto in Ucraina che ne facciano richiesta per l’anno scolastico 2022/2023 entro il 31 agosto e che siano in regola con le vaccinazioni obbligatorie.

Il secondo provvedimento, invece, prevede la creazione di uno “sportello del genitore”: un punto informativo rivolto ai genitori dei bambini frequentanti i nidi e le scuole d’infanzia. Questo servizio sarà disponibile da aprile e dovrà rappresentare un luogo di accoglienza che sia in grado di offrire, oltre all'ascolto delle problematiche rilevate dall'utente, tutte le informazioni necessarie a rendere più fruibili ed accessibili i servizi.

Inoltre, grazie allo sportello sarà messa a disposizione una modulistica aggiornata e saranno fornite, anche telefonicamente e con cadenza settimanale, informazioni sia di carattere generale sia sulla “Gestione Covid 19”.

“La nostra amministrazione vuole migliorare quanto più possibile il servizio scolastico. Grazie a questi due provvedimenti saranno risolti i problemi di attualità come l’inserimento dei bambini ucraini all’interno del ciclo di formazione e l’attivazione di un servizio di informazione per la gestione del Covid - dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Istruzione Angela Amante -. Per quanto riguarda la modifica dei criteri per la graduatoria di accesso ai nidi, questa rientra nell'ambito dei numerosi percorsi di vicinanza e supporto che abbiamo attuvati per accogliere chi è in difficoltà e si è trovato costretto, per via della guerra, ad abbandonare il proprio paese di origine. La maggioranza dei profughi accolti fino ad oggi è rappresentata da minori che necessitano di percorsi di inclusione che ne favoriscano la piena integrazione. L'inserimento in un nido d'infanzia può ritenersi un fattore decisivo per garantire una routine quotidiana organizzata e un ambiente sicuro in cui imparare e crescere: due elementi che rivestono un’importanza fondamentale per la salute mentale e per lo sviluppo della personalità dei bambini.

Il secondo progetto, invece, si inserisce nel quadro dell’emergenza sanitaria che ha costituito un grave pregiudizio per il regolare svolgimento della vita sociale e dell’attività educativa, a maggior ragione all’interno dei nidi d’infanzia e delle scuole d’infanzia che sono contesti educativi fondamentali per lo sviluppo dei processi di relazione, conoscenza ed apprendimento per tutti i bambini. Per questi motivi abbiamo deciso di attivare uno sportello informativo al servizio dei genitori, in modo che questi possano avere in tempo reale una rassegna sulla gestione della pandemia ma anche, in generale, sulle decisioni prese dall’istituto scolastico”.

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