
PORTO ERCOLE – “Siamo ormai un’espressione geoturistica che ha una marginalità sempre più evidente, condannati ad un
funzionamento confuso ed affatto efficace. La nostra ormai è una narrativa diffusa che racconta sempre le solite cose (mancanti) con l’aggiunta di altri nuovi problemi. Eppure da semplici cittadini ci siamo dati come scopo principale quello di batterci affinché ci vengano
garantiti servizi e che le tante cose da fare vengano prese in considerazione nel limite delle possibilità, sia ben inteso”, così il gruppo civico Uniti per Porto Ercole.
“Per prima cosa è necessario evidenziare come vengono spesi i nostri soldi pubblici – proseguono i cittadini del gruppo -, proponendo per esempio l’attuale asfaltatura del lungomare di Porto Ercole, che andrebbe bene per un’autostrada ma non per una principale passeggiata di una “perla” del Mediterraneo. Chissà cosa direbbe la Corte dei Conti? Così come la mancata destinazione di un bene immobile, l’ex Asilo Ricasoli, che, nonostante siano stati investiti oltre un milione di euro, vegeta tra la natura incontaminata”.
“Focalizziamo invece la nostra attenzione sui servizi offerti alla cittadinanza ed ai turisti – vanno avanti da Uniti per Porto Ercole -, riproponendo, fino alla noia, argomenti come la storia infinita del metano aggravata appunto dai notevoli aumenti che, per chi come noi compra bombole gpl, deve sostenere costi nettamente superiori rispetto a chi ha una distribuzione “in linea” (per non parlare che nel 2022 non dovremmo affrontare questo argomento). Un altro notevole problema storico che come comunità ci troviamo ad affrontare riguarda proprio l’immondizia. Le amministrazioni dovrebbero utilizzare al meglio il proprio patrimonio – proseguono – così che le risorse possano garantire migliori servizi ed un abbassamento delle tasse. Ci riferiamo infatti alla Tari che non è certamente proporzionata al servizio offerto e che, come stabilito da un’ordinanza della Cassazione, si potrebbe arrivare ad una riduzione fino al 60% in caso di raccolta rifiuti inefficiente ed in caso di disservizi. Siamo il fanalino di coda della provincia di Grosseto per la raccolta differenziata (23-26%). Proprio in merito a queste criticità evidenti, sono state fatte delle proposte scritte, sia all’amministrazione che al gestore, con l’auspicio che vengano prese in considerazione”.
“Vorremmo restituire a tutti i nostri concittadini, abbandonando la rassegnazione, la dignità e quel senso di appartenenza, di privilegio di esser nati e vivere in un posto meraviglioso come lo è il nostro: Porto Ercole”, concludono da Uniti per Porto Ercole.
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