Orbetello

Scuola Albinia, Pd: «Cantiere fermo da oltre 4 mesi. Siamo preoccupati»

Bandiera Partito democratico Pd

ALBINIA – “2012-2022, quasi dieci anni sono passati dall’alluvione che ha colpito la cittadina di Albinia e i nostri bambini stanno ancora aspettando la loro scuola”, afferma Ercole Cavasini del Circolo Pd- Albinia.

“I bambini frequentanti la scuola elementare, infatti, sono “temporaneamente”, da allora, ospitati nei locali dell’Istituto Superiore Tecnico Commerciale nell’attesa della nuova scuola purtroppo non senza disagi – prosegue -. Innanzitutto i due piani di scale da fare per entrare ed uscire da scuola e non solo, la mancanza di uno spazio comune in cui fare ricreazione o aule dedicate ai laboratori didattici. L’assenza di un refettorio, per cui i bambini sono costretti ad uscire dall’edificio, in ogni condizione climatica, per recarsi nelle aule dell’ex museo dell’arte contadina allestite all’occorrenza in aule mensa o in servizi estivi dedicati. Nessuna palestra per l’educazione motoria, se non nei tempi concessi a margine delle attività motorie degli studenti delle scuole medie e superiori”.

“Finalmente, nell’ottobre del 2020 sembra tutto risolto – prosegue Cavasini -: viene allestito il cantiere, arrivano i mezzi e le maestranze. Il sindaco, il 3 aprile 2021, dichiarava a mezzo stampa che i ragazzi nel settembre 2022 avrebbero finalmente inaugurato la nuova scuola. La stessa vice sindaco, in piena campagna elettorale, rimarcava, la sua priorità e attenzione verso la scuola e il sociale. Peccato, però, che da oltre 4 mesi il cantiere è fermo senza alcuna comunicazione alla popolazione albiniese”.

“Siamo realmente preoccupati di questo stop improvviso, per questo chiediamo chiarezza sulle motivazioni e la rassicurazione che i tempi di realizzazione saranno quelli promessi. Dieci anni sono veramente troppi e non possono essere accettare deroghe. Sono infatti oltre il primo ciclo di istruzione: i bambini che nel 2012 frequentavano la scuola dell’infanzia oggi frequentano la seconda classe della scuola secondaria di primo grado, quelli che allora iniziavano il primo ciclo, oggi hanno concluso il periodo di istruzione obbligatoria. Quei bambini, ragazzi ormai, meritano risposte certe e la conferma che le Istituzioni sono dalla loro parte. Per questo, certi che l’amministrazione si adopererà per non disattendere le aspettative, chiediamo soluzioni tempestive, augurando loro buon lavoro”, conclude Cavasini.

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