Cyberbullismo

Ragazzo diabile preso di mira dai cyberbulli, Mazzeo: «Maggior confronto con i giovani»

Il presidente del Consiglio regionale ricorda l’accordo di collaborazione sottoscritto con l’Ufficio scolastico regionale e invita le istituzioni ad un impegno costante

Antonio Mazzeo

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GROSSETO – “Un episodio di cyberbullismo molto grave, non solo perché riguarda ragazzi tra i 14 e i 15 anni, denunciati per atti persecutori nei confronti di un loro coetaneo, per discriminazione e odio etnico, ma anche perché rivolto ai danni di una persona affetta da grave disabilità”. Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, appresa la notizia dei cinque minori perseguiti a Grosseto.

“Il bullismo è purtroppo una triste realtà che interroga le coscienze di ognuno di noi - ha commentato – con le istituzioni in prima fila, per i diritti e il rispetto dell’altro, soprattutto quando si tratta di un soggetto più debole, come nel caso del ragazzo che, affetto da grave disabilitá, si trova costretto a frequentare la scuola in Dad a causa di lunghi periodi di ricovero in ospedale”.

“Dall’inizio della legislatura come Ufficio di presidenza abbiamo deciso di investire fortemente sui giovani e soprattutto su tematiche legate all'educazione civica. Anche per questo ci stiamo impegnando ad aumentare la presenza di tutti i consiglieri regionali all'interno degli istituti scolastici per sensibilizzare su tanti argomenti. Lo abbiamo fatto anche in occasione della Festa della Toscana 2021 parlando di correttezza del linguaggio on line e contrasto ai linguaggi d'odio. Lo faremo anche per il cyberbullismo”.

“In tale contesto voglio ricordare ancora una volta l'importanza del protocollo d'intesa che abbiamo sottoscritto con l’Ufficio scolastico regionale - ha concluso Mazzeo - che impegna le nostre istituzioni a seguire le giovani generazioni, bambine e bambini, ragazze e ragazzi della Toscana, nella loro formazione e contribuire il più possibile a farli essere cittadini consapevoli e attivi della società del futuro”.

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