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Il sindacato di polizia lancia l’allarme: «Pochi agenti in servizio per la stradale»

Posto blocco polizia stradale

GROSSETO – “Oggi siamo qui a rendere pubblici i problemi che affliggono la specialità della Polizia stradale nella nostra regione sui quali non si può tacere. La carenza di personale in divisa sul territorio si ripercuote inevitabilmente di assolvere in modo efficace dei compiti istituzionali di servizi di vigilanza stradale, sia sulle direttrici più importanti delle dieci province, sia nelle autostrade toscane alle reali esigenze di circolazione e traffico e alle problematiche connesse. Così il segretario regionale Sap della Toscana Emanuele Viciani, focalizza una situazione ormai quasi al collasso a causa dei recenti pensionamenti e trasferimenti non rimpiazzati, dell’elevata età media degli operatori e dalla mancanza di assegnazione di nuovo personale.

“Agli organici carenti del 35%, segue obbligatoriamente una minore vigilanza in senso ampio: alla mancanza di prevenzione sulle strade di grande comunicazione consegue un traffico meno disciplinato, purtroppo oggi è l’ordinarietà la carenza di pattuglie per gli interventi in caso di incidenti stradali o situazioni collegate al traffico intenso”.

“Per altro la Polizia stradale svolge compiti altamente specialistici, come i controlli sul corretto trasporto sulle sostanze alimentari che poi giungono sulle tavole delle persone, verifiche sul trasporto di animali che durante gli spostamenti debbono avere il giusto rispetto del loro benessere, vigila sulla attività dei conducenti professionali dei mezzi pesanti, ma anche del settore del trasporto delle persone, affinché non si protraggano la guida quando la stanchezza incombe” continua.

“Il dipartimento della PS ha previsto per lintero anno 2022 un incremento di organico per tutta la regione di sole 16 unita, circa una persona per provincia, in alcune province due ma in altre addirittura zero. Quando anni fa si progettavano tagli al turn over, nel nome della razionalizzazione delle spese, il SAP ha sempre richiamato l’attenzione che quello scellerato piano avrebbe determinato le criticità che oggi abbiamo davanti agli occhi, che il risparmio sarebbe stato solo un danno e non un pregio”.

“Non si può tagliare sulla sicurezza stradale, non si può abbassare l’attenzione sul settore perché i dati di ogni giorno manifestano che il bisogno aumenta e non diminuisce. In un momento così delicato per il nostro paese è impensabile non comprendere che per lo Stato la sicurezza è un investimento e non un costo quindi abbiamo scritto ai prefetti delle città toscane per informarli di questa grave situazione”, conclude Viciani. 

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