Covid19

Ha avuto il Covid ma il Green pass non arriva: «Studia all’estero se non parte perderà la borsa di studio»

Green Pass 2021

GROSSETO – Dopo la madre che ieri è salita sulla torre del pozzo Roma a Gavorrano sono state tante le persone che ci hanno contattato per lo stesso problema: hanno avuto il Covid, ma il sistema sembra non saperlo e il green pass non arriva.

«Mia figlia studia all’estero, in Estonia. Aveva due dosi di vaccino fatte in Italia, prima di partire, ma si è ammalata mentre era all’estero. Sarebbe dovuta tornare in Italia il 18 dicembre per le vacanze di Natale. Ma era positiva e non è potuta partire. Una volta guarita, ha fatto tampone molecolare (in Estonia si può fare solo quello) ed è tornata in Italia. Ora dovrebbe tornare nel paese in cui vive e studia, dovrebbe partire il 5 febbraio, ma il suo green pass da guarigione non arriva, e il 1 febbraio scadrà il green pass da seconda dose».

La situazione, ingarbugliata, sembra essere di difficile risoluzione. «Siamo stati al centro vaccinale di Braccagni, e ci hanno detto di inviare tutto per email, tutta la documentazione, cosa che abbiamo fatto. Anche il medico di famiglia non sa come aiutarci».

La madre è sconsolata: «Abbiamo chiamato il 1500 ma ci hanno detto di non essere competenti, e il numero verde che inizia per 800, e ci hanno risposto che sono in ritardo e stanno elaborando ancora quelli di dicembre. Non si può pensare che per vedersi riconosciuto un diritto si debba compiere gesti estremi come quello della madre che è salita sulla torre».

«Il problema è che non abbiamo più tempo: mia figlia, 24 anni, studia all’università di Siena e per questo progetto ha vinto anche una borsa di studio. Se non lo completa dovrà restituire quanto percepito. In Estonia abbiamo affittato una casa per unno, ha un contratto per cui paga un affitto. Inoltre potrebbe subire uno stop sia la sua carriera che la sua laurea».

«Siamo tutti vaccinati in famiglia, non vogliamo aggirare le regole: mia figlia pur di partire già vaccinata era andata fare la seconda dose a Castel del Piano, eppure siamo bloccati in un circolo vizioso che non sembra avere soluzioni» prosegue la donna.

«Mia figlia si sta convincendo che, l’unico modo per partire con il green pass sia quello di andare a fare la terza dose di vaccino anche se ha avuto il Covid da meno di un mese, ma non credo che glielo facciano, e non so neppure se possa essere in qualche modo pericoloso».

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