
GAVORRANO – Il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, interviene in risposta al caso della signora di Gavorrano che ha protestato questa mattina. Intorno alle 10 la donna era salita a decine di metri sulla torre mineraria del Pozzo Roma da dove aveva affermato che sarebbe scesa soltanto se fosse arrivato il green pass di suo figlio disabile.
“Comprendiamo l’apprensione e il disorientamento che hanno mosso la signora a una dimostrazione così forte – afferma D’urso – e siamo sinceramente dispiaciuti del disagio che lei e suo figlio si sono trovati a vivere. Ci siamo attivati immediatamente per una verifica del caso, dalla quale è emerso un corretto iter di presa in carico e gestione da parte del servizio di Igiene pubblica della Asl Toscana sud est”.
“In particolare – spiega -, la comunicazione di guarigione da Covid e quindi di fine quarantena è stata notificata al sistema regionale nei tempi previsti dalla normativa, il giorno 13 gennaio scorso. A tale comunicazione avrebbe dovuto seguire la riattivazione del green pass che invece non è avvenuta verosimilmente per un problema tecnico-informatico successivo nella trasmissione delle informazioni al Ministero della Salute, deputato allo ‘sblocco’ della certificazione verde”.
“Alla luce di quanto esposto, dopo l’accertamento, per fugare ogni dubbio e dare comunque un risposta risolutiva alla signora, abbiamo nuovamente inviato la comunicazione di fine guarigione e pochi minuti fa abbiamo appurato che il green pass del ragazzo è stato riattivato. Sebbene ogni attore svolga correttamente la propria funzione, dato il volume estremamente considerevole di dati che il sistema elabora ogni giorno, è possibile che a volte qualcosa non vada come previsto”.