Covid-19

Caos quarantene, il racconto di una lettrice. «Non funziona niente»

Test rapido antigenico tampone tamponi

GROSSETO – Continua l’emergenza legata all’esplosione di contagi nella nostra provincia e proseguono i problemi e i disagi per le persone positive tra ritardi nei tamponi, termine di quarantene e sblocco dei green pass.

Situazioni che abbiamo raccontato già alcune volte e che vogliamo ancora raccontare dando voce ai nostri lettori che scrivono in massa in questi giorni a IlGiiunco.net. Si tratta di episodi frequenti che si ripetono purtroppo da giorno.

Questa la lettera che una lettrice ha inviato alla redazione.  

«Sono residente a Grosseto e volevo portare a conoscenza dei  vostri lettori  alcuni disguidi che riguardano la situazione Positiva al Covid.  Il 7 gennaio, io e mio figlio ci rechiamo in Farmacia per fare il tampone perché lui era venuto a contatto con un positivo e io avevo un mal di testa continuo (preciso che siamo andati per la nostra sicurezza e quella degli altri, perché una coscienza ancora c’è l’abbiamo ,e non perché qualcuno ci abbia contattati). Siamo risultati positivi e ci siamo messi subito in isolamento, comunicando il risultato al  nostro medico di medicina generale».

«Sinceramente, aspettavo la telefonata dell’Igiene Pubblica, ma non per chiederci come stiamo, ma quanto per il “control tracing”: questo che non funziona. Dovrebbero, tempestivamente, contattare tutte le persone risultate positive e prendere le informazioni riguardanti i contatti».

«Per questo che il virus gira liberamente e si diffonde in fretta, perché non tutti sono consapevoli della virulenza di questo “mostro “e girano tranquillamente perché nessuno controlla e contatta. Non tutti i cittadini hanno ancora una coscienza, non tutti, ai primi mal di gola, vanno di loro buona volontà a fare un tampone. Io mi sono sentita dire addirittura che sono stata una stupida a farmi il tampone. Roba da un altro mondo. Per questo che non funziona nulla. Perché si è dimostrato che il mondo è dei furbi, purtroppo.

«Questo è l’esempio che diamo alla nuova generazione, e allora non ci lamentiamo. Volevo dire al Presidente della Regione Toscana che i tamponi in Emilia Romagna, in Farmacia, sono gratuiti. Qui dobbiamo pagargli di tasca propria perché le Asl sono troppo intasate. Vergognoso».

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