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Cronaca

Fuochi d’artificio irregolari e conservati male: sequestro record da 300mila euro video

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GROSSETO – Con l’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Grosseto ha predisposto in tutta la provincia mirati servizi di controllo del territorio ed avviato indagini per contrastare il fenomeno della vendita illegale dei fuochi d’artificio, controllando al contempo il rispetto delle misure anti-covid.

Nell’ambito del dispositivo di contrasto, partendo da attività di intelligence e controllo economico del territorio, i militari hanno individuato delle attività e dei magazzini ove sono stati fatti mirati accessi per verificare il rispetto delle norme.

In particolare, l’accesso presso due esercizi ed un magazzino (ubicati in Grosseto, Orbetello e Follonica) ha consentito di rinvenire un rilevantissimo quantitativo di merce con irregolarità di diversa natura, sia penale che amministrativa. Sotto il profilo della qualità del prodotto, numerosi articoli posti in vendita recavano il marchio “CE” contraffatto, vale a dire apposto indebitamente con caratteri tali da ingenerare nel consumatore l’erronea convinzione che i prodotti possedessero i requisiti essenziali di sicurezza previsti per la circolazione dei beni nel mercato europeo. Oltre a ciò

criticità riscontrate hanno avuto ad oggetto anche le modalità di conservazione infatti, in pertinenze delle attività controllate, impropriamente adibite a veri e propri depositi, è stato rinvenuto un consistente quantitativo di prodotti realizzati con polveri piriche detenuti senza il rispetto delle previste norme di sicurezza e l’adozione delle previste precauzioni per la prevenzione degli incendi, con evidente pericolo per l’incolumità sia per i clienti che per i lavoratori, nonché per tutto l’immobile e quelli attigui.

Sequestro botti irregolari 2021

I fuochi d’artificio non potevano essere custoditi con tali pericolose modalità, atteso che la disciplina di settore, a seguito delle centinaia di vittime e feriti registrati ogni anno per via dell’incauta gestione di tali delicati manufatti, regola in maniera puntuale e stringente le prescrizioni da osservare per lo stoccaggio al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dalla potenziale capacità deflagrante ed esplosiva della polvere pirica. Peraltro, fuochi d’artificio pur legali, se conservati in maniera non idonea (come nei casi di specie) possono divenire a loro volta pericolosi a causa, ad esempio, di rotture, danneggiamenti elo contaminazioni con altri prodotti/elementi che ne alterano le iniziali condizioni di sicurezza.

A fronte delle plurime e gravi violazioni rilevate, i finanzieri hanno sequestrato tutto il materiale pirotecnico rinvenuto, per un peso complessivo di oltre mezza tonnellata, con un contenuto puro di polvere pirica per oltre 130 chili. Il valore stimato della merce cautelata ammonta ad oltre 300.000 euro.

Un soggetto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di commercio abusivo di materie esplodenti (art. 678 c.p.) e di vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.). Altri due dettagliati rapporti sono stati inviati invece all’Autorità amministrativa per varie violazioni di sicurezza inerenti il mancato rispetto delle regole stabile dal TULPS e dal DLgs 123/2015 (neront della Direttiva Europea per la regolamentazione di articoli pirotecnici).

L’attività svolta si inquadra nel più generale dispositivo di tutela del commercio legale e sicurezza dei prodotti posto in essere costantemente dalle Fiamme Gialle, in particolare durante questo periodo di festività. Anche quest’anno, nonostante la pandemia ancora in atto, le limitazioni disposte dalle misure anti-covid e le regole sull’uso di prodotti della specie, non mancano purtroppo tentativi di commercio illegale di “botti” e materiale pirotecnico; ma l’azione di contrasto dei finanzieri è costante e quotidiana, finalizzata a colpire le attività ei guadagni illeciti, nonché a garantire il rispetto delle regole e tutelare i cittadini dal rischio di acquistare prodotti di dubbia provenienza e di elevata pericolosità.

Daniele Reali
23 Dicembre 2021 alle 12:04
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