Regolamento reach

Un futuro in “bianco e nero”: la direttiva Ue dice “stop” ai tatuaggi colorati

Tatuaggi

GROSSETO – Stretta sui colori dei tatuaggi. O forse no. Quali colori si potranno utilizzare?

Leggendo i giornali italiani ed esteri di questi giorni, una notizia è balzata immediatamente agli occhi, colpendo uno dei settori più in crescita di questi tempi: i tatuaggi. Secondo le nuove direttive dell’Unione europea, tramite il regolamento Reach, punto 75, allegato 12, dal prossimo 4 gennaio 2022, non sarà più concesso utilizzare gli inchiostri colorati per “disegnare” sulla pelle, ma solo il bianco e il nero. Salvo, per via di una deroga, l’utilizzo del “Blue 15:3” e il “Green 7” che sarà consentito fino al 2023, in quanto non esistono adeguati sostituti.

Come mai una decisione di questo tipo? Perché l’Unione europea ha messo nel mirino una serie di sostanze nocive per la salute umana o per l’ambiente, e fra queste vengono comprese anche (quasi) una trentina di pigmenti che contengono l’alcol isopropilico – una sostanza utilizzata anche dai tatuatori.

Tutto questo, ovviamente, comporta non poche difficoltà ai professionisti del settore che vivono una situazione di stallo, consapevoli del rischio di perdere non pochi profitti. A tal proposito abbiamo chiesto l’opinione ad un noto tatuatore della città sulla questione.

“Devo dire che, intanto, l’alcol isopropilico ad oggi è presente anche nel bianco e nel nero, così come negli altri colori. Una legge di questo genere, inoltre, può generare per uno studio una perdita media che oscilla tra i 700 e i 1000 euro”.

Il rischio qual è, dunque? “Quello di restare bloccati dal punto di vista del lavoro per i primi periodi dell’anno, in attesa dei nuovi prodotti in linea con le normative che dovrebbero entrare in vigore dal 2022”.

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