Sanità

Il Centro disturbi alimentari è realtà: sarà il riferimento per tutta la Toscana. TUTTE le FOTO e il VIDEO fotogallery video

Inaugurato questa mattina il nuovo Centro per i disturbi alimentari di Castiglione della Pescaia

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Taglio del nastro questa mattina per il nuovo Centro per i disturbi alimentari di Casa Mora, a Castiglione della Pescaia.

Una struttura all’avanguardia e già operativa che diventerà punto di riferimento non soltanto per i territori della Asl Toscana sud est, ma per tutta la Regione.

All’inaugurazione erano presenti, il direttore generale della Asl Antonio D’Urso, il sindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, il presidente della società della salute Coeso Marcello Giuntini e il direttore del Coeso Fabrizio Boldrini insieme a tanti rappresentanti delle istituzioni del territorio.

In questa struttura saranno curati disturbi come l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata, patologie che in sono aumento in particolare tra i più giovani. Si tratta di condizioni che necessitano di un trattamento adeguato, tempestivo e multidisciplinare, nel quale siano definite specificatamente tutte le singole fasi del processo di presa in carico complessiva del paziente. Sarà questo il compito della nuova struttura terapeutico – riabilitativa per i Disturbi Alimentari Casa Mora.

Nel nuovo Centro potranno essere ospitate 10 persone per la semiresidenza e 20 persone per la residenza. La semiresidenza sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20, mentre la residenza sarà attiva su 24 ore tutti i giorni.

«Questo è l’unico centro pubblico della Toscana – ha detto il sindaco Elena Nappi – che si occupa di disturbi alimentari e noi siamo particolarmente orgogliosi che una struttura del genere di interesse regionale possa essere qui a Castiglione della Pescaia».

«Questa di oggi non è soltanto una banale inaugurazione  – ha aggiunto il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso – ma è un’inaugurazione con la struttura già operativa nella parte semiresidenziale, una struttura che quindi sta già dando risposte perché garantisce la presenza di più professionisti che rendono possibile il recupero e il reinserimento nella vita ordinaria per i pazienti che soffrono di disturbi dell’alimentazione».

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