Io me lo ricordo...

Ve lo racconto io Castiglione: il patchouli, la fragranza dei ragazzi anni ’70

Ve lo racconto io Castiglione

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La fragranza estratta dalla pianta tropicale coltivata però in larga parte in India, era il profumo “indossato” da ragazze e ragazzi negli anni ruggenti, gli anni 70.

Braccialetto di pelo di elefante, polo, pantalone a campana, gonne corte, un goccio di patchouli ed eravamo pronti per uscire.

Ci incontravamo vicino ai muretti dove ci sedevamo per dare il via alle mille chiacchiere mentre le ragazze si aggiustavano i foulard, che spesso nascondevano un toupee, necessario per variare l’aspetto e rendersi sempre nuove, e i ragazzi accendevano e spegnevano i motori delle Lambrette  e delle vespe tirate a lucido per far colpo.

E su quei muretti si consumavano storie di amicizia e talvolta di amore, intenso e improvviso scandito dalle  fughe a due  in cerca di intimità.

Era Il punto di aggregazione ante litteram poi integrato e a volte sostituito dai tavolini con sedie d’alluminio dei bar davanti ai jukebox perennemente in funzione con il suono delle canzoni del momento.

E il Patchouli sempre presente, come una colonna odorosa che aleggiava sopra i nostri pensieri sempre più confusi nei nostri corpi attraversati da tempeste ormonali.

E le sigarette accese per sembrare grandi ma inconsapevoli dei rischi a cui saremmo andati incontro con quei gesti ripetitivi, ci facevano sembrare agli occhi degli adulti come dei “ribelli” che però, al rientro a casa, tornavano agnellini davanti allo sguardo talvolta severo dei genitori che ispezionavano lunghezza delle gonne, rossetti oppure eventuali truccature dei motorini, ma il patchouli restava nell’aria, nelle polo e nelle lenzuola e continuava ad accompagnarci.

Se volete leggere le vecchie puntate di “Ve lo racconto io Castiglione” cliccate QUI.

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