Scarlino

Una cittadina: «Due catene bloccano l’accesso al mare e alla spiaggia pubblica»

catene Cala Civette o Casetta Civinini

SCARLINO – «La catena blocca l’accesso alla spiaggia pubblica e lo rende comunque difficile a una persona disabile, a chi si sposta in carrozzina e addirittura impedisce l’accesso all’arenile a un mezzo di soccorso che dovrebbe rompere la barriera a mano. I pali sono ben piantati nel terreno e la catena è bloccata da due grossi lucchetti» a descrivere le foto una cittadina scarlinese, Beatrice Ramazzotti.

«Non si capisce il motivo di tale impedimento, né quale sia il messaggio di questa catena. Ma soprattutto non si sa chi abbia provveduto a tale inutile e dannosa istallazione».

catene Cala Civette o Casetta Civinini

«Le foto sono state scattate un mese fa alla foce del torrente Alma, sull’argine che divide la spiaggia di Cala Civette dalla spiaggia di Casetta Civinini, al confine tra il Comune di Scarlino e quello di Castiglione della Pescaia (pali e catene sono nel territorio di Scarlino)» prosegue Ramazzotti.

«Nel giorno in cui fa notizia l’acquisto di Cala di Forno da parte di Bertelli non vorremmo che un’altra spiaggia maremmana finisse nella mani dei privati, in questo caso senza clamore, ma con un segnale tangibile di blocco al mare. Le foto sono state inviate all’attenzione anche dei referenti del Comune di Scarlino».

Il Comune di Scarlino si è già mosso al riguardo: le due aree, benché ricadano nel territorio comunale, non sono di competenza dell’amministrazione, ricadono infatti sotto la competenza l’uno della Capitaneria e l’altro del Genio civile che sono stati già avvisati dalla Polizia municipale così come disposto dallo stesso Comune.

«In seguito della segnalazione l’Amministrazione comunale di Scarlino si è immediatamente attivata per provvedere a informare gli organi competenti della situazione – affermano dal Comune di Scarlino -. Il Comune non ha competenza in questo specifico ambito: proprio come lei – affermano rivolgendosi a Beatrice Ramazzotti – abbiamo a cuore il nostro territorio quindi ci siamo subito attivati per avvisare chi di dovere. Infine volevamo rassicurarla che non c’è nessuna intenzione di vendere spazi pubblici a privati, tantomeno le nostre bellissime cale, che come saprà stiamo cercando di tutelare non temendo l’opinione pubblica».

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