Castel del piano

Amministrazione comunale: «Per lo stadio questo è l’epilogo peggiore. Noi garantito la sicurezza»

stadio Castel del Piano

CASTEL DEL PIANO – «Questo comunicato rappresenta per l’Amministrazione comunale, l’epilogo peggiore e inaspettato». A dirlo una nota stampa dell’Amministrazione comunale. «Fin dal nostro insediamento l’obbiettivo è stato quello di rendere agibile una situazione ormai compromessa legata al nostro Stadio Comunale».

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La Neania rinuncia alla gestione dello stadio: «Impossibile seguire quanto richiesto dal bando»

«L’intenzione è sempre stata quella di dare lustro ed importanza sia all’impianto sportivo che alla società, la Neania, che da sempre occupa questo palcoscenico. Il nostro impegno è stato continuo ed improntato a risolvere molti problemi esistenti primo fra tutti quello di garantire la regolarità e la sicurezza».

«L’investimento messo in campo è stato considerevole: la sistemazione dell’impianto di riscaldamento (mai ultimato dall’ultimo intervento di svariati anni fa) costato 16 mila euro, il frazionamento dalla palestra (fermo da decenni) costato 2 mila euro, l’asfaltatura dell’ingresso costata 5 mila euro, il mantenimento del manto erboso e del verde costata 6 mila euro, la sistemazione dell’illuminazione artificiale (mai effettuata prima) costata 18 mila euro, la regolarizzazione dell’agibilità degli spogliatoi. Stiamo parlando di una cifra importante, distolta da altre attività, che testimonia la nostra volontà di garantire la qualità e la fruibilità del nostro impianto sportivo» prosegue l’amministrazione.

«Per questo apprendiamo con dispiacere la non volontà della nostra storica squadra a partecipare al bando per la gestione dello stadio. Dispiacere perché da quando ci siamo insediati abbiamo avuto continui incontri con la Neania volti ad avere un confronto diretto teso al bene della comunità paesana di cui la storica società ha sempre fatto parte con il giusto protagonismo».

«E’ però chiaro che l’autorità pubblica, in questo caso il Comune, deve certamente attenersi alle norme che regolano il codice degli appalti e non può agire discrezionalmente seguendo altri canali – prosegue la nota -. Il codice degli appalti segna un discrimine fondamentale per la metodologia di scelta della gara pubblica da seguire e della relativa assegnazione della gestione che non può essere quello di dieci o cinque anni fa, e che permetteva assegnazioni differenti e gestioni che adesso non possono più essere riproposte».

«Aprire un bando, dopo innumerevoli proroghe, è stato un atto dovuto, nella massima trasparenza e nel rispetto delle leggi vigenti, apprendere, quindi, che il nostro impegno economico, quindi quello di tutti i contribuenti, non risultava sufficiente, secondo le valutazioni della società, appare certamente una dichiarazione inaccettabile. Aver dichiarato che la cifra auspicabile si sarebbe dovuta aggirare intorno ai 50 mila euro, ci ha lasciati alquanto perplessi tenendo conto che le spese per la manutenzione e per le utenze che avrebbero potuto garantire la fruibilità dello stadio a tutta la cittadinanza sono nettamente inferiori. Come sempre avvenuto, il Comune come evidenziato nel bando, avrebbe garantito una compartecipazione per quel che riguarda la gestione dello stadio e quindi garantire il servizio pubblico ad esso collegato, ma non si può accollare altri oneri e spese non previsti per questo tipo di servizio».

«In ogni caso, per fugare qualunque dubbio o paura, la società potrà continuare a disputare il campionato all’interno dello Stadio Comunale. Ci auspichiamo inoltre che la società possa tornare a confrontarsi con noi, invece di delegare a comunicati fecebook, per trovare una soluzione nel pieno rispetto delle normative attualmente vigenti».

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