Balneari

I balneari incontrano la politica: confronto pubblico organizzato da Confartigianato

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GROSSETO – «Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha nuovamente stravolto lo scenario del settore balneare e diportistico, Confartigianato ha organizzato un confronto tra i rappresentanti delle imprese coinvolte e i rappresentanti politici eletti nel nostro territorio unitamente al presidente della Provincia di Grosseto».

L’incontro è in programma lunedì 6 dicembre alle ore 18 nella sala convegni di Confartigianato in via Monte Rosa.

Parteciperanno per il settore “Imprese Demaniali”, il presidente nazionale Mauro Vanni, il presidente regionale Marco Pardi, il presidente provinciale Andrea Fidanzi.

Sarà inoltre presente il presidente dell’associazione Balneari di Grosseto Simone Guerrini assieme ad una rappresentanza di imprenditori del settore.

Per la parte politica hanno assicurato la loro presenza il senatore Roberto Berardi, gli onorevoli Elisabetta Ripani e Mario Lolini, l’assessore regionale Leonardo Marras, i consiglieri regionali Donatella Spadi e Andrea Ulmi ed il presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

«Gli imprenditori balneari sono consapevoli – spiegano da Confartigianato – che la sentenza del Consiglio di Stato ha quasi certamente messo la parola fine alla querelle che da oltre quindici anni vede messa in discussione l’applicazione della direttiva “Bolkestein” agli stabilimenti balneari italiani e non solo. È evidente però che la necessità di tutelare la concorrenza non può ledere l’altrettanto importante prerogativa di tutelare le imprese che hanno contribuito a costruire un turismo qualitativo sulla nostra costa. Per questo è necessario affrontare la questione nella sua grande complessità e non cedere al qualunquismo becero di alcuni e, soprattutto, alle pressioni dei grandi gruppi economici anche stranieri.Quello che gli imprenditori chiederanno alla politica sarà di esercitare le proprie prerogative e legiferare in modo appropriato per fare sì che l’applicazione della Direttiva avvenga in modo giusto e non crei a nessuno né indebiti danni né indebiti vantaggi. A tal proposito sarà questa l’occasione per presentare alcune specifiche richieste e fare sì che esse siano valutate in maniera attenta nelle sedi appropriate e possano costituire un concreto contributo ad una definizione serena e trasparente della questione».

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