Covid19

Gilda dice no all’obbligo vaccinale per insegnanti e Ata: «Atto discriminatorio»

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GROSSETO – “Secondo la Gilda, introducendo l’obbligo vaccinale per docenti e Ata, il governo non sta intervenendo sulle vere cause del contagio nelle scuole: due anni di pandemia non sono stati sufficienti per intervenire sulle classi affollate, sul tracciamento dei contagi e sul problema dei trasporti. L’obbligo per gli insegnanti è semplicemente una foglia di fico. Viene solo tolta la libertà di scelta: l’obbligo vaccinale ci sia per tutti, studenti compresi, o per nessuno”, afferma la coordinatrice provinciale Fgu – Gilda degli insegnanti Barbara Del Dottore.

“Non siamo contrari al vaccino ma l’obbligo imposto dal governo a tutto il personale della scuola ci appare come un atto discriminatorio nel confronto con altre categorie lavorative, sia pubbliche che private – prosegue -. È forte la tentazione di leggere in tutto ciò una grave velleità di distrazione dall’inerzia del governo rispetto all’attuazione di misure davvero utili alla tutela sanitaria. Con il solo obbligo vaccinale il governo sta bypassando le vere cause del contagio nelle scuole: ancora non si sono risolti i problemi fondamentali delle classi affollate, dove addirittura non è neanche più richiesto il distanziamento minimo, del mancato potenziamento dei trasporti, del tracciamento dei contagi”.

“Questa mancata assunzione di responsabilità efficiente da parte del governo sta creando tra l’altro enormi difficoltà alle scuole, che sono costrette a inseguire il carosello delle rettifiche improvvise alle circolari interministeriali sulla gestione della quarantena.
La Gilda sottolinea la mancata disponibilità da parte del governo ad accogliere gli emendamenti ai decreti. Più volte noi abbiamo richiesto, infatti, semplici tamponi preventivi allargati a tutta la platea scolastica, compresi gli alunni, come prime misure utili alla tutela sanitaria e al tracciamento dei contatti”.

“Appare anche poco comprensibile la vaccinazione obbligatoria al personale della scuola quando la percentuale di non vaccinati nella categoria rappresenta una minima parte, che comunque ha sempre ottemperato alle disposizioni per il Green Pass con i tamponi a proprie spese e ha garantito la presenza costante a scuola. Si tratta di una categoria che ha dato prova, fin dai primi mesi della pandemia, di grande responsabilità e di quella dedizione tanto cara al ministro Bianchi. Una categoria che avrebbe dovuto essere ripagata in termini di risorse e di garanzie a tutela della sicurezza e della salute, che vengono invece messe a rischio ogni giorno, quando si espone il personale scolastico ad una utenza non sottoposta ad alcun tipo di monitoraggio né tantomeno vaccinata”.

“Ci auguriamo che le richieste della Gilda non rimangano inascoltate e vengano adottate le misure di prevenzione e messa in sicurezza che il solo obbligo vaccinale ha mistificato e bypassato”, conclude Del Dottore.

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