Dal consiglio regionale

Inceneritore, Ulmi: «Doppio gioco dei dem. Il Pd locale dice no, il regionale non ha il coraggio»

Scarlino Energia Inceneritore 2018

SCARLINO – “Il Pd dice di essere contro l’inceneritore di Scarlino, ma poi boccia una mia mozione che chiede al presidente e alla giunta, nell’ambito della propria discrezionalità, di esprimere la loro contrarietà al ‘Progetto di revamping, ottimizzazione e Sviluppo del termovalorizzatore esistente e impianto di trattamento di rifiuti liquidi di Scarlino Energia”. Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, che ieri “ho visto bocciare in Quarta Commissione la mia mozione sul tema del revamping dell’impianto di Scarlino con il voto decisivo di quattro consiglieri del Pd contro i tre del centrodestra”.

“Dopo l’illustrazione – spiega Ulmi- mi era stato chiesto di rinviare la decisione a dopo la fine dell’iter amministrativo. Una richiesta per me inaccettabile. Consideriamo che la mozione era stata protocollata il 1° marzo e si è discussa il 1° dicembre, dunque non vedo perché dover aspettare ancora. Ma al di là di questo aspetto ho ritenuto opportuno rifiutare la proposta di rinvio perché è nelle prerogative del Consiglio Regionale dare un indirizzo politico, che va al di là di quella che può essere la valutazione meramente tecnica. Esprimere una posizione contraria ad un impianto vecchio, su cui si è già discusso in ogni sede, istituzionale e giudiziaria, con gli esiti che tutti ormai conoscono, con il territorio che, indipendentemente dalle posizione politiche. ha più volte espresso il suo parere negativo, non mi sembra un’ingerenza nell’iter amministrativo, ma una presa di posizione politica, che è il ruolo per cui siamo stati eletti”.

“Cosa succederà se gli uffici dovessero esprimere parere positivo, magari con un elenco corposo di raccomandazioni, alla proposta revamping? – domanda Ulmi- Gli organi politici, cioè la Giunta regionale, avrà il coraggio di assumersi la responsabilità di dire no alla richiesta avanzata? Sicuramente con l’approvazione della mozione lo stesso organo di governo regionale avrebbe avuto un elemento di forza in più per dire un chiaro no al ripristino di un inceneritore a Scarlino. Non possono dunque che tornarmi in mente le parole del presidente Giani in campagna elettorale e cioè che avrebbe aperto l’inceneritore anche ‘con i carri armati’. Che non sia questa la reale posizione del Partito Democratico? Se volevamo ribadire il nostro no il momento era proprio questo e l’occasione era quella giusta”.

“Non è certo questa bocciatura che mi fermerà nella battaglia contro un inceneritore costruito su un’area già fortemente sfruttata dal punto di vista ambientale. Ma ciò che ritengo insopportabile è il doppio gioco che fa il Pd: a livello locale si dichiara contrario, ma a livello regionale, dove le scelte sono invece determinanti e concrete, non ha il coraggio di assumersi delle responsabilità politiche e finisce per accettare supinamente la possibilità di una riaccensione dell’impianto di incenerimento”, conclude Ulmi.

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