Roccastrada

Festa senza mascherine, niente controlli febbre e green pass: da qui è partito il focolaio covid

Carabinieri

ROCCASTRADA – Una festa senza mascherine, senza controllo della temperatura né dei green pass. Ecco come è partito il focolaio Covid che da alcuni giorni ha fatto salire il picco dei positivi a Roccastrada. Un aumento di contagi anomali, che ha fatto scattare l’allarme. Tra i contagiati, infatti, figuravano in modo anomalo diversi giovani.

Per questo motivo la Stazione carabinieri di Roccastrada ha avviato alcuni accertamenti, arrivando in breve a scoprire che, nella serata del 6 novembre, era stata organizzata una festa, che alcuni hanno definito apericena, all’interno di un circolo privato, nel comune di Roccastrada.

I Carabinieri hanno raccolto testimonianze e certificazioni mediche di persone che verosimilmente avevano preso parte all’evento. La minuziosa ricostruzione dei militari ha portato oggi ad elevare una sanzione amministrativa al titolare del locale, per la violazione delle norme che stabiliscono le misure da osservare per il contenimento dei contagi da covid, specie in relazione all’obbligo di indossare dispositivi di protezione e rispettare il distanziamento tra presenti.

Stando alle testimonianze raccolte invece, la serata, iniziata verso le 22 e andata avanti per alcune ore, ha visto assembrarsi in spazi ridotti oltre 60-70 persone, a cui non sarebbe stata misurata la temperatura corporea all’atto dell’arrivo. Inoltre non risulta che a tutti sia stato richiesto di mostrare la certificazione verde.

Altro particolare importante, dei testimoni hanno dichiarato che molti si erano di corsa riparati all’interno del locale, nonostante fosse stata probabilmente allestita un’area esterna, a causa della pioggia che improvvisamente era arrivata, aumentando di fatto il rischio di contagio, visto il probabile assembramento creatosi all’interno del locale. Da altre testimonianze è inoltre emerso che i presenti muniti di mascherina erano davvero pochi.

Alcuni hanno riferito che nessuno ne era provvisto, altri invece hanno notato che i pochi dotati di mascherina, la portavano abbassata sotto il mento. Il tutto all’interno di uno spazio ristretto, dove le misure di distanziamento non sono state verosimilmente rispettate, per l’alto numero di persone presenti. Al locale sono stati applicati cinque giorni di sospensione dell’attività. A corollario, sono state rilevate irregolarità legate alla presenza di cartellonistica obbligatoria.

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