Gender pay gap

Parità salariale tra uomini e donne, Cia: «Una piaga sociale anche in agricoltura»

trattore agricoltura campagna

GROSSETO – “E’ stato fatto un passo importante per superare il cosiddetto gender pay gap, divario retributivo che penalizza, da sempre, le donne e rappresenta una piaga nel mondo del lavoro. Ora occorre il massimo impegno per una rapida approvazione al Senato, in modo da garantire al più presto una pari opportunità sui luoghi di lavoro”. Così la presidente nazionale di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, dopo l’approvazione all’unanimità alla Camera della legge sulla parità salariale.

In merito alla questione  interviene anche la vice presidente Cia Confederazione italiana agricoltori di Grosseto Francesca Barzagli che sottolinea come “il ruolo delle donne sta diventando sempre più importante in tantissimi settori e anche in agricoltura. Oggi non si può parlare di parità di diritti se non si garantisce una parità  in ambito lavorativo e salariale. Sono una donna rurale, una imprenditrice agricola e mi occupo di un settore tradizionalmente maschile – continua la vice presidente – eppure oggi, come mai prima, sono sempre di più le donne, anche di giovane età, che hanno il desiderio di avvicinarsi all’allevamento;  una decisione che poi portano avanti con competenza, dedizione e fatica. Essere donne in agricoltura, ma anche in altri settori , non è sempre facile,  tanti sono ancora i pregiudizi e le difficoltà, per questo ciò che ci sostiene è la consapevolezza di dover far rete, di lavorare insieme e di essere competenti e preparate. Non sempre riusciamo a far valere i nostri  diritti,  non sempre veniamo ascoltate e la strada probabilmente è ancora lunga – conclude la Barzagli –  ma  l’approvazione alla Camera della legge sulla parità salariale è sicuramente un primo ed importante passo in questa direzione”.

“Il ruolo delle donne in agricoltura è sempre più vitale. In Italia sono oltre 200.000 le imprenditrici agricole, molte under 35, e il 40% della forza lavoro del comparto è “rosa”. Il loro ruolo è legato strettamente a una visione multifunzionale del settore – prosegue la Terenzi – che coniuga la produzione alimentare con welfare, tutela del paesaggio e salvaguardia della biodiversità. Questo le pone in prima linea di fronte ai cambiamenti in atto: dalle sfide della transizione verde, alla risposta alla terribile crisi pandemica”

Un aspetto del testo unico che viene reputato particolarmente importante è l’istituzione della “certificazione della parità di genere” con premialità per attestare le misure dei datori di lavoro per ridurre il divario di genere su opportunità di crescita in azienda, parità salariale, politiche di gestione delle differenze di genere e tutela della maternità.

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