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Sviluppo economico, Culicchi: «Cinque anni di occasioni perse. Ecco come rilanciarci»

Leonardo Culicchi

GROSSETO – «Lo sviluppo economico del territorio ha vissuto cinque anni di assoluto torpore e di occasioni perse. Su tutte quella del protocollo d’intesa firmato dall’allora sindaco Emilio Bonifazi con Roberta Pinotti, all’epoca ministro della difesa».

Ad affermarlo è il candidato sindaco Leonardo Culicchi.

«Il protocollo – afferma – risale a inizio giugno del 2016, in quella circostanza il Ministero della difesa metteva a disposizione del Comune di Grosseto cinque ex siti militari inutilizzati con l’obiettivo di valorizzarli con nuove destinazioni. Ne facevano parte cinque lotti: la caserma Barbetti (ex Ansaldo), il compendio Vivarelli di via Mazzini, l’ex area logistica dell’aeroporto di Grosseto, il poligono del Tiro a segno e l’immobile della caserma dei Carabinieri di Marina. Di particolare rilievo, può essere considerata l’ex zona logistica dell’aeroporto militare Baccarini: quasi 20 ettari affacciati sulla strada statale delle Collacchie, in una posizione ideale. essendo a un paio di chilometri dal mare e a una decina da Grosseto».

«Quelli appena trascorsi sono stati cinque anni inutili dal punto di vista dello sviluppo economico del territorio – precisa il candidato sindaco – In questi cinque anni l’amministrazione Vivarelli Colonna ha dormito un sonno profondo, perdendo tempo prezioso per impostare una riconversione di quell’area. Ad esempio poteva essere oggetto di un progetto finanziato con il Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), visto che Vivarelli Colonna ha lasciato per strada ben 30 milioni di euro dei 45 che potevano essere intercettati».

Il candidato della coalizione Partecipa! ha le idee chiarissime in merito: «In quell’area diciamo subito no a villette e villaggi turistici, uscendo subito da ogni equivoco speculativo. Più giusto realizzare una moderna area produttiva, destinata ad accogliere imprese hi-tech, del manifatturiero e del terziario avanzato, che solo per fare degli esempi operino nei settori di software e hardware, apparati biomedicali, farmaci, sistemi elettromeccanici, componentistica, prodotti agroalimentari, nautica e così via. Un’area dotata di servizi adeguati ai bisogni delle imprese, progettata secondo elevati standard ambientali e di efficienza energetica, immersa nel verde, dotata di una rete ciclabile e collegata a Marina e alla città con navette elettriche. Insomma, il modello di un nuovo approccio allo sviluppo, che tiene insieme crescita economica e qualità della vita. Polo di ricerca e sviluppo in grado di attrarre lavoratori qualificati».

Un progetto ambizioso ma fattibile, come precisa Leonardo Culicchi: «Certo, ci vorrebbe un po’ di visione e di ambizione. Esattamente quel che è mancato negli ultimi cinque anni di governo della città. Non lasceremo che la sorte dell’ex area logistica aeroportuale scivoli verso l’oblio nell’assoluto silenzio. Serve la visione e il coraggio della nostra coalizione».

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