Cana

Il grande cuore di Valeriano: dona un condominio per anziani e la sede alla Pro loco

Valeriano Cosci

CANA – Una doppia donazione: al Comune, perché costruisca una casa di riposo per gli anziani, e alla Pro loco per acquistare una sede. Valeriano Cosci ha voluto dimostrare così il proprio amore per Cana.

«Valeriano Cosci, 94 anni, è noto alla cronaca locale e non solo, per aver fatto una donazione modale importante al comune di Roccalbegna, destinata alla realizzazione di un condominio sociale, ove gli anziani autosufficienti possano avere spazi per vivere ancora un’esistenza normale in ambiente di paesano, che favorisce tutt’ora uno scambio generazionale utile all’anziano e al giovane» afferma Lucia Tosini, presidente della Pro loco di Cana.

«Il nostro bisogno è nato proprio da questo atto di generosità. Infatti, lo stabile, di proprietà comunale, che andrà ad ospitare il condominio sociale è la sede storica della nostra associazione e, ben felici di lasciare i locali per la realizzazione di un’opera che potrebbe essere importante per lo sviluppo dell’intero territorio comunale ci siamo trovati, per così dire, “sotto i ponti”. Ma ancora una volta Valeriano ci è venuto in soccorso, rassicurandoci e donandoci i soldi per comperare, in paese, un immobile adeguato per dimensioni e posizione strategica, che sarà la nostra nuova sede».

Cosci nato e cresciuto a Cana, si è trasferito a Grosseto dove ha fatto l’assicuratore, dopo aver lavorato alcuni anni nella miniera di Baccinello. La sua è una vita ricca di incontri, conoscenze, viaggi, esperienze interessanti, ma il suo legame con Cana, borgo natio, non si è mai affievolito, tanto da costruirci la sua casa-rifugio» prosegue Tosini.

«Nei lunghi anni e mesi in cui abbiamo parlato e progettato il futuro, non ho mai pensato che Valeriano, splendido e lucido novantenne, promettesse e parlasse tanto per parlare, nel tempo ne ho conosciuto e apprezzato la linearità, la sincerità, la pena e la sofferenza per la situazione del figlio, impossibilitato nella gestione del patrimonio di famiglia, e ho sempre creduto a quello che diceva e al suo desiderio di lasciare memoria di sé. Il desiderio espresso è proprio quello di far conoscere chi sia Valeriano, perché di questo si tratta in fondo, di conoscere l’anima di questo signore, che ha dimostrato di avere cuore e sensibilità verso il prossimo, che desidera aiutare la sua Cana e ci sta riuscendo fattivamente con gli atti e non con le parole, attitudine davvero di pochi».

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