Dalla montagna

Ciaffarafà: «Anche l’Amiata deve sostenere Grosseto nella candidatura a Città della cultura»

Riccardo Ciaffarafà, Luca Agresti e Jessica Ciaffarafà
Riccardo Ciaffarafà, Luca Agresti e Jessica Ciaffarafà

SANTA FIORA – «Anche l’Amiata deve sostenere la città di Grosseto nella candidatura a Città della Cultura 2024», a dirlo Jessica e Riccardo Ciaffarafà per il Coordinamento territoriale Forza Italia Amiata.

«“Candidare” l’Amiata non ha senso per diverse ragioni – proseguono -: prima di tutto “quale Amiata”? Quella della provincia di Grosseto, di Siena o tutta? Secondo: una candidatura del genere che non proviene da nessun tipo di percorso indebolisce solamente la Città di Grosseto che invece ha lavorato a questo progetto da anni ormai, grazie a tutta la Giunta Comunale e soprattutto al suo vicesindaco Luca Agresti che si è speso e si sta spendendo in modo esemplare per questa opportunità.

Fra le altre cose Luca Agresti è anche amiatino di adozione, avendo una casa in montagna che frequenta assiduamente da anni: infatti siamo sicuri che Grosseto, grazie anche al suo impegno e al suo legame con la montagna , se dovesse vincere come ci auguriamo questa candidatura terrà conto di tutto il territorio, Amiata compresa.

Se non ragioniamo della provincia come unicum e pensiamo ancora alle divisioni comunale in un territorio così particolare come questo, significa che le tante lezioni non ci sono bastate: uniti si vince e divisi non siamo nessuno. Basti pensare a chi, contrario all’autostrada, ha fatto si che in questa provincia non ce ne fosse una con migliaia di incidenti sull’Aurelia. Oppure basti pensare alle politiche scelerate di alcuni sindaci dell’Amiata nei confronti di Enel, che hanno reso questo territorio debole e conquistabile da chiunque in cambio di un po’ di soldi.

Sosteniamo ufficialmente e con forza la candidatura di Grosseto e invitiamo a sostenere, anche per le prossime elezioni comunali, la candidatura di Luca Agresti ai tanti amiatini che vivono a Grosseto sicuri che la sua presenza in consiglio comunale e nella giunta possa portare un valore aggiunto e un pezzetto di montagna anche a Grosseto», concludono.

 

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