Amiata

Badini: «L’unica cosa da fare? Cambiare rotta per salvare Castel del Piano»

Federico Badini
Federico Badini

CASTEL DEL PIANO – “L’unica cosa da fare? Cambiare rotta per salvare Castel del Piano”, il Pd ciolo traccia un bilancio della situazione nel comune dopo l’estate 2021.

“Abbiamo pensato molto a cosa scrivere – afferma Federico Badini, segretario Unione comunale Pd Castel del Piano -, ci sembrava doveroso un commento di fine estate, per fare un bilancio di questi tre mesi.

Da dove iniziare, però? Dallo stato di incuria in cui si trova Castel del Piano? Dall’assenza di un calendario estivo che ha trovato nel Settembre più vuoto di sempre la sua degna conclusione? Oppure dalle storie senza fine come le luci votive o i lavori pubblici pensati male?

Sì, è vero che il 20 ci sarà l’inaugurazione del nuovo spazio polivalente dietro le scuole medie (un progetto della vecchia amministrazione), è vero che la pensilina è finalmente pronta ma verrà usata parzialmente viste le restrizioni Covid (e poi, era proprio necessaria farla così?), ma la situazione in cui versano Castel del Piano, Montegiovi e Montenero d’Orcia è sotto gli occhi di tutti.

A giugno eravamo intervenuti sull’assenza di un disegno per il futuro di Castel del Piano, sulla mancanza di un’idea, di un progetto. Tre mesi dopo la situazione è, se è possibile, peggiorata. Si fanno passare i lavori di ordinaria amministrazione come delle opere straordinarie e meravigliose. Non è così.

Ora noi non staremo di sicuro simpatici a tutti, ma come si può negare l’evidenza della situazione?

Continua a mancare una direzione, un’idea, un progetto di come sarà il nostro comune nel 2024. Manca anche la discussione con i cittadini e con le associazioni, ormai aizzate l’una contro l’altra. Come pensiamo di avere un paese competitivo per le sfide del futuro, se è così lacerato ed immobile?

Non si può rimanere indifferenti. Per questo chiediamo all’amministrazione Giglioni – Bartalini risposte su alcuni temi che crediamo fondamentali per il futuro del comune.
Perché i tempi di attivazione della fibra sono così lunghi?
Quando sarà reso pubblico il piano operativo?
Noi abbiamo fatto proposte per la valorizzazione dell’ospedale (fisioterapia con palestre, ospedale di comunità, solo per dirne due), quali sono quelle dell’amministrazione?
Perché l’anno scolastico è iniziato in una situazione di precarietà, soprattutto per quanto riguarda la mensa della scuola di Montenero?
Perché il comune non ha ottenuto il finanziamento del bando “Sport e periferie” 2020?

Noi non ci tireremo indietro dal nostro ruolo di stimolo. Tramite il gruppo di minoranza faremo arrivare in consiglio proposte e interrogazioni, ma prima aumenteremo sempre di più il nostro lavoro di ascolto e messa a disposizione dei cittadini. Crediamo sia la risposta migliore a chi ci vede chiusi.

Il clima di tensione distruttiva non fa per noi, per questo chiederemo ed ascolteremo sempre sostenendo la nostra idea di futuro per Castel del Piano e l’Amiata.

Se vogliamo risollevare Castel del Piano c’è bisogno dell’aiuto e del sostegno di tutti. Come forza politica abbiamo il compito di parlare con tutti, anche con coloro che non hanno la nostra tessera, che magari non ci votano, ma hanno a cuore Castel del Piano.

In attesa che Luciano Giglioni e Michele Bartalini diano risposte, noi lavoriamo”, conclude Badini.

 

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