Orbetello

Olympia de Gouges: «La violenza sulle donne non è uno spot da usare in campagna elettorale»

violenza

ORBETELLO – «Con stupore leggiamo la “lettera aperta” scritta dal candidato sindaco al comune di Orbetello Mario Chiavetta. Ci siamo in qualche modo sentite tirate in causa, senza che ci fosse stato chiesto alcunché, in una polemica che non appartiene allo spirito dell’associazione».

Sono queste le parole dell’associazione Olympia de Gouges, centro antiviolenza di Orbetello.

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«La violenza maschile contro le donne – afferma l’associazione in una nota -, con tutto quello che ne consegue, dalla violenza psicologica a quella fisica, sessuale, economica, dallo stalking fino ad arrivare al femminicidio, è un argomento serio, importante e delicato. Non può essere strumentalizzato in alcun modo dalla politica, ma deve essere trasversale a ogni orientamento, così come ci restituisce il significato della Convenzione di Istanbul, il documento guida contro la violenza di genere ratificato da molti Paesi, tra cui l’Italia. A tal proposito invitiamo tutte e tutti a leggerlo con attenzione. L’impegno contro la violenza è quindi un impegno che ogni amministrazione, a prescindere dal colore, deve assumersi».

«Il Punto di Ascolto antiviolenza di Orbetello – prosegue la nota – è stato aperto nel 2008 e da quella data noi operatrici abbiamo sempre potuto contare nel sostegno delle amministrazioni che si sono alternate alla guida del Comune. Questo fa onore a chi ha amministrato in passato e speriamo possa essere lo stesso anche in futuro. Nel 2015 con la sindaca Monica Paffetti è stato possibile, grazie alla partecipazione a un bando del Dipartimento per le Pari Opportunità, trasformare il Punto di Ascolto in Centro Antiviolenza, e lo scambio attivo e proficuo è proseguito anche con l’attuale amministrazione, avendo avuto l’attenzione costante della vicesindaca Chiara Piccini che già dal 2008 ha messo a disposizione delle donne e del Centro la sua competenza professionale, in modo volontario e consapevole».

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«Non capiamo quindi alcune affermazioni del candidato – aggiunge l’associazione -. La violenza contro le donne è un problema storico, culturale e sociale che ha bisogno di un lavoro continuo, inarrestabile e personale da parte di tutte e di tutti, e non si può certo risolvere con interventi spot, e interessi sporadici, nati magari in odore di campagna elettorale. Come il dottor Mario Chiavetta sottolinea, l’associazione ha un’importante esperienza di formazione e di attività sul campo a sostegno delle donne che vivono situazioni di violenza. Il nostro è un lavoro di rete sul territorio, e puntualmente forniamo i dati all’osservatorio di statistica nazionale (Istat), i nostri servizi di ascolto, sostegno, accompagnamento, formazione e sensibilizzazione sono tutti gratuiti e a disposizione di chi si rivolge a noi. Lavoriamo con tutte le persone che credono veramente che un mondo migliore sia possibile, indipendentemente da razza, religione, identità sessuale e colore politico».

«L’informazione e la sensibilizzazione sono inoltre punti cardine della prevenzione, e nella nostra provincia, come anche nel comune di Orbetello siamo, dal 2008, molto attive con percorsi nelle scuole di ogni ordine e grado ed eventi pubblici.
Rinnoviamo quindi – conclude – la nostra vicinanza alla comunità di Monterotondo Marittimo, e diamo la nostra disponibilità a qualsiasi iniziativa il sindaco vorrà attivare per sostenere i figli della vittima o per prevenire e sensibilizzare la cittadinanza».

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