GROSSETO – Ah l’estate, stagione a dir poco meravigliosa, giorni spensierati di mare, di vacanze, le scuole chiuse e le zanzare aperte… maledette femmine di zanzare che non siete altro! Si perché per quanto riguarda queste bestioline quasi invisibili all’occhio sono proprio le femmine, dotate di una sorta di proboscide, a bucare la pelle iniettando un siero che contiene anticoagulante, vasodilatatori ed enzimi digestivi utili per la preparazione del nostro sangue. Queste sostanze provocano un danno cellulare e una attivazione del nostro sistema immunitario per la liberazione di Istamina, una potente molecola che ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie e allergiche. Nel punto dove siamo stati pizzicati si sviluppa un sistema, gonfiore, prurito e a breve scopriremo come lenire localmente il fastidio.
Io aggiungerei altre bestioline che potrebbero infastidire le nostre giornate estive, come vespe, api o addirittura calabroni… chi almeno una volta non è stato punto dalle laboriose apine? o dalle cattive vespe? Vi ricordate il cartone animato l’ape Maia? Ma come era carino? Le avventure della piccola ape alla scoperta del mondo…
Le punture più frequenti sono quelle di vespa, più aggressive se le si disturba. Le api pungono meno, i calabroni sono più rari. La vespa non perde il pungiglione mentre punge e può pungere più volte, per cui è consigliabile allontanarsi una volta punti. L’ape, invece, perde il pungiglione e muore per lacerazione dell’addome dato che il pungiglione è seghettato. Il veleno degli imenotteri è una miscela di molecole bioattive che possono fungere da allergeni, causando reazioni allergiche.
Le reazioni possono essere di tipo tossico, legate cioè all’azione biologica del veleno stesso. La persona punta avverte bruciore, dolore transitorio e prurito, con eritema, gonfiore e indurimento in un’area di pochi centimetri. Se la persona punta ha sviluppato anticorpi contro alcune delle sostanze presenti nel veleno, questi possono provocare reazioni locali estese (oltre i 10 centimetri di diametro), coinvolgendo una estremità o reazioni diffuse quali orticaria e fino allo shock anafilattico. In questo caso si deve correre subito al pronto soccorso.
Tra le insidie della natura io aggiungerei anche le bellissime meduse, quelle strane…
I sintomi più comuni sono l’ustione di vario grado, in base a come e cosa si è stati urtati, perché i tentacoli della medusa sono urticanti. La parte del corpo si presenta arrossata e si evidenzieranno vescicole, bolle, proprio come una bruciatura da fornello. Quindi cosa fare? Come primo consiglio rimane per me il più valido quello dei pescatori, degli uomini di mare, dei capitani di vascello e dei pirati dei Caraibi e non solo… quindi uscite subito dall’acqua e risciacquate con acqua di mare e poi appoggiate subito la parte interessate sulla sabbia calda, o fare la pipì: la scienza qui storcerà la bocca ma la saggezza popolare può garantire la versione credibile del trattamento.
Un’altro trattamento consigliato dai nostri antenati è quello dell’impacco con il bicarbonato, bisogna preparare una pappetta con la polvere di bicarbonato e acqua corrente, spalmate la cremetta ottenuta sulla ferita e tenetela circa un minuto per poi toglierla; il bicarbonato allevierà quella sensazione di prurito diffusa, anche quella della zanzara.
Altro trattamento naturale dal quale attingere è l’applicazione del gel d’aloe pianta ormai famosa per le sue proprietà rinfrescanti e lenitive, e la crema alla calendula, anche essa con grande azione antinfiammatoria. Tutto questo per la medusa ma si può trovare giovamento anche sui pizzichi di zanzara, oltre ad altri rimedi come per esempio la croce sul ponfo. Mia nonna Amoride mi diceva che, dopo il pizzico, per allentare il fastidio del prurito dovevo fare una croce sul ponfo, nonna diceva sempre “la croce di Gesù allevia anche di più”, ed effettivamente, quando sono fuori casa e non ho nulla e mi pizzicano, l’unico modo per non grattarmi è proprio questo.
L’erboristeria offre anche altri rimedi lenitivi come idrolati di lavanda o l’olio essenziale dello stesso o di menta che possiamo diluire con olio di mandorle e frizionare sulla parte per lenire il prurito e alleviare il ponfo, ricordatevi anche di utilizzare l’allume di rocca inumidito sul pizzico.
Ma come si può evitare le punture di insetti? Esiste qualcosa di naturale?
In erboristeria trovate diversi prodotti con basi al 100% naturali che possiamo portare sempre con noi per prevenire le punture di zanzara e insetti in genere:
OLIO ESSENZIALE DI GERANIO, noto anche come pianta da esterni, per tenere lontano ospiti indesiderati, insettorepellente.
OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO, DI ROSMARINO E DI EUCALIPTO, tutti e tre molto efficaci. Io li consiglio una goccia all’interno della caviglia e una sui polsi, di solito per noi adulti sono sufficienti, certo anche L’OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA secondo me oltre ad essere romanticamente profumato di nonna, tiene lontano anche lui gli insetti. Gli dedicheremo presto una puntata.
Se volete potete farvi anche da voi una miscela da tenere in borsa, magari come base un idrolati di Lavanda che ci aiuta nell’azione lenitiva sulla pelle e alcune gocce di olio essenziale dello stesso, più due di rosmarino, tea tree, neem ed eucalipto, utilizzate un flaconcino spray da 100 ml è portatelo sempre con voi, sarà utile come preventivo e come lenitivo post puntura, agitarlo sempre prima di utilizzarlo.
Come sempre non rimane che divertirsi e provare i nostri consigli.
Buon sole, buon mare.
A questo LINK le vecchie puntate di Menta e Rosmarino
VI CONSIGLIAMO: se non siete esperti di non andare a raccogliere le piante in natura per non rischiare errori, e di affidarvi sempre al vostro erborista di fiducia. Quelli che vi proponiamo non sono consigli medici, quindi, specie per patologie specifiche, fate sempre riferimento al vostro medico curante prima di assumere qualunque prodotto.
*L’autrice Serena Remi, nata a Gavorrano, da 28 anni lavora nel settore del benessere come erborista e venditore al dettaglio di prodotti a scopo salutistico.