Grosseto

Ospedale off limits per i volontari: non riescono a prendere un paziente

Ospedale Misericordia 2018

GROSSETO – Una disavventura per i volontari dell’Auser di Grosseto è quella accaduta ieri pomeriggio all’ospedale della Misericordia.

«La nostra associazione Auser Grosseto Filo Soccorso Argento Odv – è il racconto il presidente Franco Miglianti – è sempre impegnata nel supporto a persone fragili per l’accompagnamento verso servizi terapeutici, visite mediche, eccetera. Nel pomeriggio di ieri, su incarico del Coeso ci siamo recati all’ospedale Misericordia per prendere in carico una paziente in dimissione dopo lunga degenza per accompagnarla fuori Grosseto.
La guardia di servizio alla sbarra ci ha detto che su disposizioni della direzione i mezzi delle associazioni non possono più accedere all’ingresso principale dell’ospedale. Cosa invece consentita ai mezzi privati, dove anche ieri vi era un via vai continuo di auto oltre la sbarra».

«Il paziente – prosegue il racconto -,  dimesso dopo lungo periodo di degenza con destinazione verso un condominio sociale, non solo deambulava con le stampelle, ma aveva con se anche tre trolley oltre varie borse, con la conseguenza che il volontario, alle 16 del pomeriggio con 33 gradi di temperatura, ha dovuto fare ben tre viaggi a piedi dall’ingresso fino alla pensilina dell’autobus, dove finalmente è potuto salire sul mezzo di trasporto che nel frattempo era stato parcheggiato all’esterno, non essendoci spazi riservati».

«L’incongruenza è notevole – afferma il presidente Miglianti – , se il volontario (che poi era il sottoscritto) si fosse presentato con un mezzo anonimo e senza tesserino avrebbe avuto accesso tranquillamente oltre la sbarra, prendere la persona, senza doversi sobbarcare la fatica sotto il sole e alta temperatura.
Secondo le indicazioni fornite dal vigilantes, avremmo dovuto andare sul retro dell’ospedale, e far fare alla persona tutto il percorso interno fino all’uscita posteriore, sobbarcandoci un percorso molto più lungo e faticoso».

«Oggi, alla luce di quanto sopra, si chiede all’Azienda Usl Toscana Sud Est di voler tenere conto che i nostri volontari fanno un servizio verso i cittadini indigenti, ma che fa comodo anche alla stessa Azienda, visto che operiamo in convenzione, di voler predisporre anche nei nostri confronti il trattamento riservato e concesso ai privati, pertanto esclusivamente nei casi di accompagnamento di persone indigenti e/o di presa in carico di soggetti dimissionati, poter accedere all’ingresso oltre la sbarra».

«Vogliamo ricordare – conclude – che il volontariato che facciamo è un’attività non retribuita e senza scopo di lucro, per cui tutti i nostri volontari dedicano del tempo libero ad attività socialmente utili, in aiuto a persone in condizioni di indigenza o che necessitano di aiuto e assistenza».

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