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Geotermia e concessioni minerarie, ecco le richieste dei sindaci

Si è svolta ieri, venerdì 9 luglio, alla presenza dell'assessore Monni, la prima riunione di insediamento del tavolo tra Regione toscana e Comuni sul tema del rinnovo delle concessioni minerarie con scadenza 2024

Geotermia

MONTEROTONDO MARITTIMO – Concessioni minerarie e geotermia, primo incontro di confronto tra la Regione Toscana e i sindaci dei due comuni geotermici della nostra provincia, Nicola Verruzzi, sindaco di Montieri e Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo.

«Rileviamo – scrivono i due sindaci – una sostanziale unità di intenti nel proseguire l’obiettivo di una strategia comune, ispirata al principio di una concreta e stretta collaborazione istituzionale».

«Rileviamo altresì una condivisione delle preoccupazioni più volte espresse, giacché la geotermia rappresenta un patrimonio locale, regionale e nazionale da difendere e valorizzare. Abbiamo condiviso l’intento di procedere nella trattativa col Governo proponendo una deroga rispetto alle norme che impongono una procedura di gara. E’ ovviamente l’inizio di un percorso non facile che richiede l’impegno da parte di tutti i soggetti istituzionali, politici e sociali ed ha come obiettivo il prevedere una crescita socio occupazionale dei nostri territori.»

«A tal proposito raccogliamo volentieri la disponibilità dell’assessore Monni ad essere presente in zona e il suo impegno diretto ad invitare lo stesso Ministro Cingolani, che ha già dato la sua disponibilità».

«Le amministrazioni comunali daranno il loro massimo sostegno organizzando anche un’iniziativa pubblica per informare la cittadinanza e raccogliere le istanze del territorio, nella convinzione che serva il coinvolgimento delle popolazioni in un percorso tanto importante per il futuro dell’intera area».

«In questo quadro abbiamo chiesto che la Regione Toscana, di concerto con le comunità, individui gli obbiettivi da raggiungere con il rinnovo della concessione, tenendo presenti le seguenti questioni:

  • La necessità di prevedere che il futuro concessionario debba fare massicci investimenti nella ricerca geotermica tale da permettere maggiore produttività e nuove aree di utilizzo della risorsa, anche alla luce di possibili sviluppi legati alla media entalpia;
  • Prevedere un ammodernamento alle nuove tecnologie delle centrali attualmente in funzione, permettendo così una prospettiva importante di ricadute economico occupazionali sul territorio e migliorando contemporaneamente anche i parametri ambientali;
  • Cogliere l’occasione della scadenza della concessione per sottoscrivere un nuovo protocollo con i comuni, come quello del 2007, che possa dare risorse e prospettive di sviluppo socio-occupazionale alle nostre piccole comunità;
  • In ultima analisi andrebbe anche affrontata l’opportunità di sottoscrivere un protocollo di intesa tra Regione, Comuni e concessionario per dare forza e risalto alle imprese del nostro indotto geotermico quando vengono effettuate gare di appalto. L’indotto geotermico conta più di 1.000 unità lavorative e deve essere tutelato».

 

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