• Home
  • Cronaca
  • Comuni
  • Sport
  • Eventi
  • Meteo
  • Necrologie
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Cerca
Il Giunco, il quotidiano online della maremma
temi del giorno:
NEWS24
Meteo
Il tempo di un caffè
NUOVI NATI
Maremma com'era
LAVORO
Oroscopo
PODCAST
  • invia notizia
  • segnala evento
  • facebook
  • twitter
  • instagram
  • linkedin
  • contatti
  • pubblicità
  • Home
  • News 24
  • Cronaca
  • Comuni
  • Sport
  • Eventi
  • Meteo
  • Necrologie
  • Redazione
  • Pubblicità
Cerca nel sito
Cronaca

Pasti ai caregiver, infermieri e medici: «Non si può parlare di dimissioni di pazienti»

0
Pasti ai caregiver, infermieri e medici: «Non si può parlare di dimissioni di pazienti»
  • copiato!

GROSSETO – “È inammissibile legare le dimissioni all’accertamento del pagamento dei pasti di accompagnatori e caregiver”. L’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto e l’Ordine dei medici commentano duramente la nota recentemente inviata dall’Azienda Usl Toscana sud est ai direttori dei presidi ospedalieri.

“Non entriamo nel merito della scelta di far pagare il pasto ai genitori dei bambini ricoverati e ai parenti delle persone degenti in hospice, servizio finora gratuito, ma riteniamo gravissimo che questa decisione vada ad interferire con i percorsi di cura: legare la dimissione del paziente all’accertamento dell’avvenuto pagamento è per noi, professionisti sanitari, inaccettabile”.

Nella circolare, infatti, vengono indicati costi e modalità di pagamento dei pasti per gli accompagnatori dei minori ricoverati e per i caregiver. “Non possiamo accettare – dicono il presidente dell’Ordine degli infermieri Nicola Draoli e la presidente dell’Ordine dei medici Paola Pasqualini –che si assoggettino le dimissioni alla verifica del pagamento: si tratta di un pratica che condiziona il percorso di cura e la vincola alla riscossione di un’imposizione economica e questo va contro i principi del nostro sistema sanitario. Noi siamo professionisti della sanità, siamo chiamati per deontologia a garantire le prestazioni in un sistema che è universalistico e solidaristico: non facciamo distinzioni basate su nessun tipo di discriminante soggettiva, tantomeno quella reddituale. Per questo, la dimissione per noi subentra solo dopo una decisione clinica e non amministrativa ed è inaccettabile unire questi due aspetti, tanto più se lo si fa per quei casi che meritano, al contrario, più tutela: stiamo parlando, infatti, degli accompagnatori di minori, che non possono essere lasciati soli, e che spesso, soprattutto per la terapia intensiva neonatale, possono durare settimane, e per i caregiver di persone terminali, che stanno vivendo i loro ultimi giorni. Come possiamo pensare di legare la dimissione, che purtroppo in alcuni contesti particolari coincide spesso con il decesso, alla verifica di un pagamento? Stiamo parlando di genitori, figli, fratelli, compagni, di persone in stato di estremo bisogno e di persone, i caregiver, che stanno affrontando un momento della vita particolarmente complicato, per il quale hanno bisogno di supporto e sostegno”.

A preoccupare Opi e Omceo è anche il fatto che la nota della Asl sembra delegare ai professionisti sanitari il controllo dell’avvenuto pagamento oltre che una serie di incombenze comunicative con le ditta esterne: “Ci chiediamo anche chi deve controllare e verificare che i pagamenti siano avvenuti. Dalla nota inviata, infatti, si potrebbe leggere tra le righe che sia il personale sanitario a dover vigilare, in una situazione in cui siamo già oberati di lavoro e le nostre priorità sono quelle della cura e del prendersi cura e non certo la verifica amministrativa, che è un aspetto che non ci compete”.

“Questo è un elemento che non ci appartiene e su cui non vogliamo assolutamente essere coinvolti – aggiungono -. Chiediamo con forza che l’Azienda riveda immediatamente questo programma. Come detto, non entriamo nel merito della scelta, anche se non possiamo fare a meno di notare che per lunghe degenza si tratta di chiedere cifre importanti alle famiglie senza tener conto della condizione reddituale, ma vogliamo che l’accertamento del pagamento non sia legato alle dimissioni e che l’Azienda provveda all’eventuale recupero delle somme non versate con altre modalità, ad esempio con quelle già attuate per la riscossione dei ticket. Suggeriamo all’Azienda di instaurare dei percorsi di interfaccia più diretta, semplice ed esclusiva tra i familiari dei degenti e le ditte esterne, esautorando noi professionisti da qualsiasi compito in merito”.

Camilla Ferrandi
9 Luglio 2021 alle 15:11
  • Cronaca
  • Grosseto
  • Infermieri
  • Medici
  • Opi
  • Sanità
  • Grosseto
  • Nicola Draoli

Continua a leggere

Infermieristica attira gli studenti maremmani, Opi: «In controtendenza rispetto al resto d’Italia»
Università
(13:44) Infermieristica attira gli studenti maremmani, Opi: «In controtendenza rispetto al resto d’Italia»
Infermieri, cambio al vertice di Opi Grosseto: Luca Grechi nuovo presidente
Attualità
(08:03) Infermieri, cambio al vertice di Opi Grosseto: Luca Grechi nuovo presidente
Gli infermieri maremmani vincono il torneo nazionale Nightingoal
Sport
(07:51) Gli infermieri maremmani vincono il torneo nazionale Nightingoal
“Insieme costruiamo la salute”: a Grosseto l’incontro per la giornata internazionale dell’infermiere
Sanità
(09:57) “Insieme costruiamo la salute”: a Grosseto l’incontro per la giornata internazionale dell’infermiere
Pronto soccorso: 20 infermieri ottengono il certificato di “triagisti” all’ospedale Misericordia
Sanità
(09:33) Pronto soccorso: 20 infermieri ottengono il certificato di “triagisti” all’ospedale Misericordia
← articolo precedente
articolo successivo →
News dallo stesso Comune
Il garante per la disabilità: «Per il 3 dicembre Provincia e Comune di Grosseto facciano evento condiviso»
Attualità
(16:06) Il garante per la disabilità: «Per il 3 dicembre Provincia e Comune di Grosseto facciano evento condiviso»
GROSSETO - «In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si terrà il prossimo 3 dicembre ho scritto…
18 Novembre 2025
  • Disabilità
  • 43
Manita al Boccheggiano per la Disperata Scarlino, Sant’Angelo e Argentario di misura
Sport per tutti
(15:53) Manita al Boccheggiano per la Disperata Scarlino, Sant’Angelo e Argentario di misura
GROSSETO - Disperata Scarlino e Montemazzano fanno il bis e restano a punteggio pieno nel girone Nord del calcio Uisp.…
18 Novembre 2025
  • Calcio
  • Campionato
  • Classifiche
  • Gironi
  • Uisp
  • 137
Desertificazione commerciale: «Dall’Ecofin un primo aiuto concreto»
Confcommercio
(15:41) Desertificazione commerciale: «Dall’Ecofin un primo aiuto concreto»
Confcommercio Grosseto: «Il dazio per i prodotti sotto ai 150 euro provenienti da Paesi extraeuropei. Non risolve tutti i problemi,…
18 Novembre 2025
  • Confcommercio
  • 17
Una borsa per ricordare Giulia: Unicoop sostiene la Fondazione Cecchettin con un’edizione speciale
Attualità
(15:16) Una borsa per ricordare Giulia: Unicoop sostiene la Fondazione Cecchettin con un’edizione speciale
GROSSETO - In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Unicoop Firenze, Unicoop Etruria, Coop Unione…
18 Novembre 2025
  • Unicoop Etruria
  • 77
  • Invia contributo
  • Segnala evento
  • Feed RSS
  • Contatti
  • Pubblicità

Il Giunco.net

Copyright © 2005 - 2024 - Testata associata ANSO

Il Giunco srl – Quotidiano on line di informazione locale

via dell'Industria, 1046 Follonica (Gr) - Iscrizione al registro della stampa del Tribunale di Grosseto 06/11 del 15/06/2011

Direttore Responsabile: Daniele Reali

Email: [email protected] - Tel: 334.5212000 58022 P.IVA e C.F.: 01545070532 - Iscrizione al ROC: 24812

logo Edinet s.r.l.
Privacy Policy Cookie Policy

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Ilgiunco.net è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Ilgiunco.net di restare un giornale gratuito.